SINDACI ALLARMATI: “COVID HOSPITAL IN RITARDO”
La provincia di Agrigento ancora senza Covid Hospital. La gravissima carenza, in piena emergenza, è oggetto di una lettera inviata al prefetto di Agrigento e alle autorità regionali a firma di 18 sindaci della provincia di Agrigento, in gran parte piccoli Comuni. Si tratta dei sindaci di Cattolica Eraclea, Raffadali, Canicattì, Menfi, Siculiana, Santo Stefano Quisquina, Grotte, Montallegro, Lucca Sicula, Sambuca di Sicilia, Campobello di Licata, Santa Elisabetta, Porto Empedocle, Burgio, Cianciana, Villafranca Sicula, Calamonaci e Realmonte.
Il “balletto” che da alcuni giorni è in atto se farlo a Sciacca o Ribera sta alimentando incertezze e ritardi gravissimi, con responsabilità che forse sono anche della politica visto che ci sarebbero politici che tirano per la giacca l’assessore regionale Ruggero Razza.
L’iniziativa di denunciare i ritardi è stata del sindaco di Cattolica Eraclea Santo Borsellino. Nel documento non c’è la firma dei sindaci dei Comuni più grandi, Agrigento, Sciacca e Licata. E non c’è nemmeno la firma del sindaco di Ribera.
“Siamo consapevoli che in caso di propagazione della malattia, la nostra Asp di Agrigento non potrà mai garantire un’adeguata risposta – scrivono i sindaci – – su una popolazione di 500.000 abitanti, per fare fronte all’emergenza l’Asp dovrebbe dotarsi di almeno 30 posti letto in terapia intensiva e di almeno 250 posti letto in terapia sub intensiva. Ad oggi, nessun presidio Covid è stato completato e ciò rischia di esporre sia gli operatori in servizio a non contenere la diffusione, velocizzandone i contagi sia l’intera popolazione del territorio provinciale. La macchina dell’emergenza considerata dall’ASP di Agrigento a tutt’oggi, ci preoccupa ed appare assolutamente inadeguata rispetto a bisogni emergenti risultando in forte ritardo rispetto alle necessità incombenti e reali”.
E si chiedono come mai nessuno dei presidi ospedalieri presenti sull’intero territorio provinciale sia stato convertito a presidio Covid Hospital al pari delle altre Asp e come annunciato da proclami e mass media I sindaci fanno riferimento, com’è noto, alla scelta che da due settimane deve ricadere o sul presidio di Ribera o su quello di Sciacca.
Chiedono inoltre di conoscere il numero di posti letto in terapia intensiva e sub intensiva destinati al covid-19 ad oggi realmente in funzione e qual’é l’eventuale programmazione; che venga urgentemente riconvertito a presidio COVID, al fine di creare un percorso unico dei malati di COVID-19 rispetto alle altre patologie ricorrenti, un presidio ospedaliero del territorio provinciale; che venga fatta un’indagine epidemiologica sui casi positivi e se sono stati sottoposti a tampone rino-faringeo i familiari e i contatti stretti di detti casi; di conoscere il numero di test che sono stati fatti e se sono stati individuati dei laboratori adeguatamente attrezzati ad eseguire i tamponi; se sono stati effettuati i tamponi a tutto il personale sanitario, ai medici di famiglia, al personale del 118, delle case di riposo, di cura etc..