SIMONE DI PAOLA: “LE DICHIARAZIONI DI MARIELLA LO BELLO SULLE TERME LASCIANO BASITI”

Il consigliere comunale rompe il silenzio della politica sulle dichiarazioni rilasciate dalla vice presidente della Regione in occasione della sua fulminea visita a Sciacca

La presenza del vice presidente della Regione, l’agrigentina Mariella Lo Bello, che ha anche ricoperto il ruolo di segretario generale della Cgil provinciale, ha suscitato una riflessione del consigliere comunale Simone Di Paola, del Pd, che interviene sulle dichiarazioni rilasciate dalla Lo Bello sulla questione delle terme. La vice presidente della Regione, pur essendo agrigentina, ha dimnostrato, fino ad oggi, distanza dalla medesima questione. Una posizione, quella della Lo Bello che è stata criticata dalla nostra testata giornalistica, attraverso editoriali. Anche il collega di Rmk, MAssimo D’Antoni ha evidenziato il silenzio della Lo Bello. Di recente, dalla parte politica, si è registra la critica del consigliere comunale di Sel, Paolo Mandracchia.

Oggi interviene il consigliere Simone Di Paola, del Pd. Pubblichiamo integralmente il suo intervento.

Le dichiarazioni rilasciate dalla Vice Presidente della Regione Siciliana in occasione di una sua recente visita a Sciacca e le considerazioni politiche e giornalistiche che ne sono conseguite mi inducono a sviluppare un ragionamento che, desidero sottolinearlo, faccio a titolo rigorosamente personale. Quanto dichiarato dall’esponente del Governo Crocetta sul futuro delle nostre Terme e sul destino dei suoi lavoratori, se dall’un lato non può che lasciare basiti per la pressochè totale mancanza di opportunità e di sensibilità istituzionale nei confronti di gente che non lavora da diversi mesi, di professionalità mortificate da un contegno che rasenta l’indifferenza e soprattutto nei confronti di una Città privata, non soltanto della sua risorsa più grande, ma addirittura del suo principale tratto identificativo, da un altro punto di vista non possono stupire affatto, in quanto si muovono nella stessa identica direzione di marcia tenuta da Crocetta in questi ultimi anni, quella direzione di marcia che ha visto la nostra Città ed il nostro territorio privati ovvero gravemente danneggiati in alcuni fra i più importanti presidi di sviluppo e progresso sociale, oltre che di diritti inalienabili (si pensi su tutti in che condizione versa la nostra sanità).

E dunque come può sorprendere il senso di dichiarazioni che non fanno che confermare l’idea che l’attuale classe dirigente regionale ha della nostra Città, condannata ad essere ridimensionata al ruolo di “paisazzu” come tanti? forse perché – come ho più volte detto e scritto – danno fastidio a molti, specie a Palermo e ad Agrigento, le velleità e le potenzialità manifestate in questi anni da questa parte di Provincia, velleità che qualcuno doveva incaricarsi di ridimensionare e questo sta accadendo. Certo, sarebbe falso sostenere che tale devastazione inizia con Crocetta, perché questo processo di smantellamento di questa parte di territorio inizia con i Governi di Centro Destra e arriva fino a noi, senza alcuna soluzione di continuità; e dunque che nessuno dall’altra parte osi alzarsi sul piedistallo o puntare il dito contro chicchessia.

Il fatto poi che nessuno, all’indomani di tali dichiarazioni, abbia avuto modo o occasione di replicare, non può in alcun modo cancellare con un colpo di spugna il senso delle numerose e coraggiose prese di posizione esplicitate in più occasioni dal Circolo del PD di Sciacca che, quando lo ha ritenuto opportuno e giusto, si è pubblicamente contrapposto alle scelte del suo stesso governo, marcando un livello di autonomia, onestà intellettuale e capacità di spirito critico che altri, in altre stagioni targate centro destra, non hanno mai dimostrato; su temi quali la sanità, le terme, l’acqua, la difesa dei nostri mari e delle nostre coste, la vicenda Riscossione Sicilia (tanto per fare alcuni esempi) il PD di Sciacca ha dimostrato con i fatti di amare la sua Città ben più di sciocche difese di ufficio o di atteggiamenti di supina prostrazione ed io sono fiero di farne parte.

Inoltre è altrettanto palese come all’interno del PD regionale stia nascendo una vasta area di dissenso interno e di profonda ed insuperabile distanza politica rispetto al modo con il quale viene governata la Sicilia, un universo di militanti che non si sentono più rappresentati nè tantomeno vincolati dalle scelte assunte verticisticamente dai “capoccia” palermitani e vive la propria militanza in assoluta libertà. Esiste nei fatti una vasta area di uomini e donne democratiche (pare superfluo evidenziare il fatto che io s ono fra questi!) che in Sicilia, dunque anche a Sciacca, ormai da tempo si colloca all’opposizione di questo governo; la vera sfida oggi sarebbe semmai quella di aggregare questo dissenso, metterlo in rete e trasformarlo in proposta politica, distinta e distante da Crocetta ma anche dal populismo dilagante ed insopportabile del M5S.

Pare de tutto ovvio ribadire che per il bene della mia Città io spero e prego che i fatti si incarichino di smentirmi ma francamente, dopo ciò che Sciacca ha vissuto in questi anni, dubito fortemente che l’attuale Governo abbia nel suo sacco (rimanendo in tema natalizio) meravigliosi doni per noi e dunque ribadisco il mio convincimento che Sciacca debba sollevarsi, unire le forze, alzare la voce e fare muro contro chi vuole a tutti i costi riportarci all’età della pietra.

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