SIMONE DI PAOLA: “LA REGIONE RESTITUISCA LE TERME AI SACCENSI”

“Le sconfortanti conclusioni della Commissione Parlamentare Attività Produttive dell’ARS in merito alla vicenda terme, gettano una volta per tutte un fascio di luce sulle menzogne, sulle ipocrisie, sulla mala fede e sulla disarmante incapacità ed inadeguatezza di tutti i Governi ed i Parlamenti regionali che, nessuno escluso, si sono succeduti negli ultimi 15 anni di medioevo siciliano”. A dichiararlo il cosigliere comunale Simone Di Paola. 

“Sarebbe un errore oggi a gettare la croce addosso unicamente a quei burocrati e all’assessore Baccei che, supplendo alla mancanza di “spina dorsale” della politica siciliana, hanno finalmente avuto il coraggio di svelare la verità, dicendo cose chiarissime, ancorché inquietanti, sull’attuale condizione delle Terme, sulle responsabilità del passato e del presente, e sul fatto che la situazione odierna è il frutto e la conseguenza delle politiche clientelari e dell’incedibile sperpero di danaro pubblico di quelle forze politiche che, in 15 anni di mal governo si sono letteralmente mangiati un patrimonio immenso; adesso è chiaro come il sole che queste responsabilità portano nomi e cognomi ben noti, così come sul fatto che su tale immenso fallimento è impresso il marchio di fabbrica e l’etichetta “Centro Destra” non ci sono dubbi di sorta. Allo stesso tempo è altrettanto chiaro come l’attuale Governo, praticando un gioco ignobile fatto di silenzi assordanti, di squallidi rimbalzi di responsabilità e di gravissima indifferenza, ha dimostrato, non solo di non avere a cuore uno dei patrimoni più incredibili della Sicilia, ma anche di non avere la benchè minima idea di quale modello di sviluppo economico tracciare per questa martoriata regione”, aggiunge Di Paola.

“Di una cosa sono certo: non possiamo star lì, fermi e supini: qui non ci sono più appartenenze o partiti che tengano, qui è in gioco la sopravvivenza di una terra che non vuole morire di ignavia e noi abbiamo il dovere di riprenderci in mano il nostro futuro, non come uomini di destra, centro o sinistra, ma come saccensi, superando la dimensione di clan che si scannano fra loro e recuperando quella dimensione di comunità unita a difesa dei propri presidi di civiltà e di sviluppo, che da troppo tempo abbiamo abbandonato. Dunque, se la Regione non sà che farsene delle nostre Terme, allora che compia un gesto di generosità, restituendole ai saccensi, consentendoci quell’azione di azionariato popolare, attraverso cui le Terme sono nate da un grande atto di amoree dei nostri antenati e grazie alla quale le Terme si salveranno”, sggersice Di Paola.

 

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