SIMONE DI PAOLA: “CARO MATTEO MANGIACAVALLO, IL TUO CONCETTO DI CONFRONTO DEMOCRATICO E CIVILE E’ TIEPIDO. CHE DELUSIONE!”
Sulla vicenda delle terme continua lo scambio di idee tra Mangiacavallo e Di Paola. Intanto, non si segnalano iniziative politiche contro il Governo Crocetta, sempre silenzioso sulle terme
La vicenda sulla chiusura delle terme ha suscitato un vibrante confronto tra il consigliere comnale Simone Di Paola (PD) e il deputato regionale saccense Matteo Mangiacavallo.
Uno scambio di lettere indirizzate alla nostra redazione. Oggi è Di Paola a replicare a Mangiacavallo, dopo che qest’ultimo lo aveva invitato a “bruciare la tessera del Pd” per sostenere insieme la battaglia per la riapertura degli stabilimenti termali, albergo incluso.
Caro Matteo…lasciatelo dire…che delusione!! Vedo che non ci hai messo troppo tempo ad imparare il linguaggio, l’ atteggiamento e la spocchia tipica dei tuoi riferimenti nazionali; che dire? Cosa non si fa per compiacere il capo e conservare una poltrona dorata? Perfino snaturare se stessi ed il proprio modo di essere.
Parto dalla fine: il fatto che tu consideri tempo perso interloquire con me sol perché ti manifesto garbatemente dissenso rispetto ad un tema così delicato, dimostra soltanto quanto sia tiepido in voi il concetto di confronto civile e democratico; curioso constatare come voi vi sentiate in diritto di criticare tutto e tutti ma andiate su tutte le furie se qualcuno lo fa con voi; fraternamente ti consiglierei di accettare il contraddittorio senza considerarlo tempo perso, mostrando maggiore rispetto e tolleranza per l’ altrui opinione, anche perche di “unto dal signore” ne abbiamo già avuto uno e dio solo sa quanto è stato duro liberarcene!
Il fatto poi che io debba bruciare una tessera di partito per essere degno di parlare con te è inquietante per la brutalità del frasario utilizzato ed induce a più di una riflessione: tu dici (forse perché pensi di offendermi ) che io sono nato e cresciuto in politica; è vero ma, vedi, io sono cresciuto e mi sono abbeverato ad una cultura politica fatta esclusivamente di passione civile e voglia di cambiare il mondo; una cultura politica che mi ha allevato e fatto diventare uomo insegnandomi che fare politica vuol dire avere idee, valori e visioni di futuro e che tali idee e valori vanno difese a prescindere dal partito di appartenenza e dai ruoli che periodicamente ci su trova a rivestire; sulla scorta di tali insegnamenti io ho sempre detto ciò che penso e difeso le mie idee senza guardare in faccia nessuno e senza timori reverenziali di sorta; forse è per questo che non ho mai ricercato il potere e parole quali poltrone, prebende e sottogoverni ( parole che vi fanno tanto eccitare! !) non hanno mai fatto parte del mio vocabolario; le mie battaglie le ho sempre combattute petto in fuori e mettendoci la faccia, senza curarmi di essere o meno allineato alle indicazioni dei ” capoccia” di turno.
Ma, ed è qui che tu non vuoi e non puoi capire, ho potuto comportarmi così ed agire in piena libertà perché ho sempre militato in partiti DEMOCRATICI di nome e di fatto: oggi contesto apertamente il governo regionale espressione del mio stesso partito ben sapendo che domaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani nessuno metterà alla porta; dissento apertamente dalla condotta dei miei parlamentari regionali ma nessuno di essi domani mi potrà sbattere fuori a calci nel culo; sono orgogliosamente minoranza del PD e tuttavia nessuno mai mi priverà di quegli spazi di democrazia dove potermi continuare a battere bella speranza di poter cambiare il mondo, esattamente come quando avevo 18 anni!
Non come in quei movimenti ( ogni riferimento è puramente voluto) dove per emettere un respiro prima bisogna chiedere il permesso al grande capo, poi sottoporsi al giudizio della rete, stando bene attenti a non respirare oltre misura per non incorrere nell’ abiura pubblica sul web!
Tu mi dici di bruciare la tessera evocando un linguaggio e delle immagini tremende che pensavamo di aver consegnato al giudizio della storia o che credevamo anni luce lontani dalla nostra cultura ( come non pensare al rogo nazista di libri del 1933 o al rogo di bandiere americane in medio oriente?) , ma non ti rendi conto che cosi dicendo manchi di riguardo a milioni di persone per le quali avere una tessera vuol dire ancora sentirsi orgogliosamente parte di una storia comune e chr dietro quella tessera ci sono valori, idee, battaglie che parlano di me, di ciò che sono, della mia stessa vita, cose alle quali non intendo rinunciare.
Ecco perché, scusa la franchezza , io a te non devo dimostrare un fico secco; ciò che ho me lo sono conquistato con fatica e con il consenso degli elettori, gli unici a cui devo rendere conto dei miei comportamenti. E veniamo alle terme: ribadisco quanto detto nella mia nota precedente: è fin troppo ovvio che l ‘ attuale governo abbia enormi responsabilità rispetto a quanto accaduto in questa citta; così come è indubbio che le vicende del presente siano il frutto dei disastri del passato, targati centro destra: ma non può bastare per archiviare una vicenda che è molto più complessa ed alla quale si giunge per un concorso di cause e vicende, dalle quali nessuno può tirarsi indietro, meno che mai la principale forza di opposizione, la quale aveva i numeri, se solo lo avesse voluto, per fare le barricate ove il governo avesse prospettato la chiusura e la svendita spezzatino e non lo ha fatto, punto!
Tu rivendichi chissà quale sfolgorante azione di lotta sulle terme…ma dove? Come mai nessuno se ne è accorto? Perché non ti ho visto quando, insieme ad amministratori comunali e lavoratori, abbiamo presidiato per un giorno intero la presidenza della regione e l’ assessorato all’ economia nella speranza che qualcuno si accorgesse di noi? Pensi davvero che se il governo avesse trovato un muro a difesa delle terme avrebbe potuto procedere alla chiusura in tutta tranquillità?
La verità è che le terme si chiudono, e si chiudono proprio in questa fase storico politica, soltanto perché è adesso che burocrati e politicanti in mala fede hanno trovato l’ humus ideale per agire, perché non hanno trovato resistenza e di questo siamo tutti responsabili, tutti, Nessuno escluso.
La verità è che il M5s svolge una opposizione ad intermittenza: su temi che trovano consensi sulla rete si fa muro e non si passa; su temi che riscaldano meno gli animi ci si limita a qualche letterina un paio di interrogszioni ed una manciata di audizioni in commissione giusto per pulirsi la coscienza ! Lo voglio ribadire: il mio non voleva e non vuole essere un atto di accusa nei tuoi confronti; sai bene che ti stimo e ti apprezzo; ma vuole essere uno sprone: tu sei il deputato di questa città ed hai il dovere di guidare l ‘ azione di lotta a difesa di questo territorio; sei all’ opposizione e pensi che questo ti deresponsabilizzi rispetto a ciò che fa o non fa il governo?
Ma tu lo sai che questa città ha avuto parlamentari regionali che, sppur da una posizione di opposizione, hanno saputo portare l’azienda ospedaliera, salvare la sitas, valorizzare la marineria e quando si è trattato di sbattere i pugni sul tavolo lo hanno fatto senza tentennamenti o timori.
E allora: ti vuoi decidere a condurre questa battaglia o preferisci continuare a limitati a puntare il dito accusatorio verso tizio o verso Caio? Sciacca ha un disperato bisogno di essere tutelata e difesa laddove di decidono le sorti dei territori, non dell’ ennesimo censore di turno. Vuoi incontrarmi in piazza e condurre insieme la battaglia?
Sono pronto, dimmi solo dove è quando; ma sbagli di grosso a subordinare un’azione di questo tipo ad appartenenze o tessere; la battaglia deve essere aperta ed unitaria ed ognuno deve parteciparvi con la propria faccia ed il proprio amore per sciacca; io in piazza con te ci vengo con piacere portandomi però dietro la mia storia, le mie idee ed il mio sconfinato amore per questa città; se poi abbia o meno una tessera in tasca, caro Matteo, come diceva un noto spot TV di qualche anno fa, beh…sono solo fatti miei!