Sicilia, sanatoria “elettorale”: il partito del cemento che vale 27mila voti

SICILIA. Verdi, Legambiente e grillini chiedono a Palazzo Chigi di impugnare la norma sul condono edilizio approvato all’Ars. Le irregolarità scoperte in Sicilia tra il 2009 e il 2017 sono 26.674 voti. Una cifra contenuta nell’ultimo rapporto sull’abusivismo redatto dalla Regione. La sanatoria è stata approvata martedì dall’Ars e attende il voto finale la settimana prossima.  Se nel frattempo da destra e da Attiva Sicilia, il movimento degli ex grillini che ha votato a favore, piovono comunicati per difendere la norma, spiegando che gli edifici per essere sanati devono passare da un parere degli uffici, l’opposizione, i Verdi e Legambiente si preparano a dare battaglia. Prima in aula e poi chiedendo l’impugnativa al governo Draghi.

Le ordinanze di demolizione , secondo un altro dossier di Legambiente, restano quasi sempre lettera morta: dal 2004 al 2020 in tutta la Sicilia ne sono state emesse 4.537, ma ne sono state eseguite solo 950, il più delle volte perché nelle casse comunali non ci sono fondi per pagare le ruspe.

La Regione, dopo aver raccolto i dati aggiornati al 2017, non ha più aggiornato il proprio censimento. “Nei giorni scorsi – dice il dirigente generale del dipartimento Urbanistica, Calogero Beringheli – ho scritto a tutti i Comuni per chiedere di aggiornare i dati sul nostro database. Il 40 per cento degli enti locali non tiene aggiornato il software che serve anche per dialogare con le procure”. Così, nel frattempo, ci si deve barcamenare con i dati che ci sono: dal rapporto aggiornato al 2017 viene fuori ad esempio che in media ogni anno si scoprono 407.400 metri cubi di cemento irregolare. È come se venisse costruita una villa di 350 metri quadrati al giorno, ovviamente abusiva.

Nell’Isola, stando a quel rapporto, ci sono comuni in cui l’abuso è talmente diffuso da essere diventato un fenomeno capillare. L’abusivismo diventa un universo al quale la politica, alla vigilia del voto, è tornata ad ammiccare per inseguire quasi 27mila consensi. A costo di fare un altro sfregio al paesaggio.