SICILIA ONLINE: LA SITUAZIONE DELLE CONNESSIONI INTERNET TRA AREE BIANCHE E NUOVI INVESTIMENTI

Il problema del digital divide è stato, ed è tutt’ora, uno dei motivi trainanti che ha spinto l’Europa e le nostre Istituzioni ad investire per portare la rete Internet in tutte le zone d’Italia, e non solo nelle grandi città.

Il Web ormai è diventato indispensabile, sia sul piano dell’informazione, che per assolvere gli obblighi amministrativi e burocratici. Al contempo è in netto aumento la richiesta di contenuti multimediali da parte di un pubblico sempre più vasto, insieme all’interesse crescente verso le nuove forme di intrattenimento.

Lo stato della rete in Italia. Dalle rilevazioni dell’Istat risulta che un quarto delle famiglie italiane non accede ad Internet, cosa che avviene per varie ragioni tra le quali spicca, oltre all’assenza della rete, anche il disinteresse e la mancanza di investimenti per adeguarsi alle nuove tecnologie, soprattutto nel Sud-Italia.

È pur vero che la percentuale delle famiglie connesse alla banda larga è aumentata del 3,5%, portando il totale delle abitazioni collegate all’83% del totale, ancora lontano però dalla media europea che si attesta su un 86%. Ma, sulla media nazionale, influiscono situazioni tendenzialmente opposte, visto che Lombardia e Trentino sono al top delle connessioni, mentre al Sud Calabria e Molise rimangono al palo, o recedono addirittura, come la Sicilia.

E a determinare il divario sono sia la cultura che le differenze generazionali. Infatti basta la semplice presenza di un minore a portare la percentuale quasi al 95%, mentre, tra le famiglie di anziani, solo una su tre ha una connessione a banda larga. Lo stesso accade per quelle famiglie dove il livello di cultura media è più elevato, perché, se il titolo di studio scende sotto la licenza media le famiglie connesse non superano il 35%.

In pratica la nostra situazione, in Europa, è appena al di sopra di quella dei paesi dell’Est e della Grecia, e risulta carente, oltre che per velocità, anche per quanto riguarda il numero di imprese che usano il web, soprattutto al Sud dove per più di tre imprese su dieci Internet non esiste.

Ma qualche progresso si comincia a vedere. Negli ultimi anni però si è registrata un’inversione di tendenza, anche grazie all’arrivo di nuovi servizi e di una tecnologia innovativa: tra questi troviamo esempi come Linkem che grazie alla sua rete wireless offre una connessione adsl senza la linea telefonica e che raggiunge dunque tutte quelle zone ancora oggi non coperte dalle tradizionali connessioni via cavo.

Inoltre, proprio a questo scopo, oltretutto, sono stati stanziati altri 342 milioni per accelerare la crescita della banda larga in Sicilia. In Sicilia, in particolare, le operazioni di velocizzazione della banda interesseranno le zone mal servite per definizione, come le Isole di Ustica, Lampedusa e Linosa, o i paesi più defilati come Collesano, Sutera, Sant’Angelo di Brolo sui Nebrodi, e Ucria, anche se l’obiettivo è quello di portare comunque, entro due anni, la banda larga in tutti i Comuni siciliani.