SICILIA ALL’EXPO, M5S: “OTTO MILIONI BUTTATI NEL CESSO. ALL’ISOLA UN BUCO DI 20 METRI QUADRI, IGNORATO DA TUTTI”
“Uno spazio ridicolo, un buco di una ventina di metri quadrati, pressoché deserto, costato un pozzo di soldi pubblici, nel quale sono stipati i meravigliosi acroliti di Morgantina, Demetra e Kore. Vogliamo conto e ragione di ogni centesimo investito. Crocetta e l’assessore Vancheri vengano in commissione all’Ars, con l’elenco dettagliato delle spese e il cronoprogramma degli obiettivi da raggiungere”.
Il bilancio dell’ispezione fatta da una delegazione M5S allo spazio riservato alla Sicilia all’Expo di Milano “è addirittura peggiore di quanto preventivato”. Dopo il disastroso avvio del cluster Biomediterraneo, anche lo spazio spint mostra tutte le sue falle e inadeguatezze.
“Definirlo ridicolo – commenta il deputato all’Ars, Giancarlo Cancelleri – è forse un eufemismo, specie se si parametra tutto alla cifra che l’operazione verrà a costare, la bellezza di otto milioni di euro. Somma che, a nostro avviso, è stata praticamente buttata nel cesso. Chi si aspettava mirabilie ed effetti speciali si metta il cuore in pace, si troverà di fronte ad un buco, dove sono stipate le meravigliose statue di Demetra e Kore, mortificate dall’ubicazione, uno schermo che riproduce velocementre le immagini della nostra terra e poco altro, in uno spazio tra l’altro all’aperto e ignorato da tutti. Il confronto con le altre regioni vicine è impietoso, l’impressione che se ne ricava è tutt’altro che positiva per la Sicilia. In questo contesto difficilmente le imprese che si avvicenderanno in questo spazio potranno fare grandi cose, non certo quelle che avevamo pensato noi, e che, sicuramente avranno immaginato loro, sulla scorta della roboante e martellante campagna pubblicitaria che ha anticipato la manifestazione”.
Negativo per il M5S anche il giudizio sul cluster Biomediterraneo, che “ha già consentito a Crocetta di mettere in carniere una figuraccia in mondovisione”
“Stanno cercando di mettere le toppe e recuperare qualcosa – afferma Cancelleri – abbiamo visto tanta buona volontà, qualche prodotto tipico siciliano e degustazioni di vini. Ma, onestamente, l’impressione che se ne ricava non va al di là una sorta di mercatino”.
(Nella foto, lo spazio riservato alla Sicilia)