Sicilacque batte cassa: Aica deve pagare 16 milioni di fatture
Con oltre 50 litri di fornitura in più per la provincia di Agrigento, Siciliacque ha scongiurato situazioni di emergenza dopo l’ennesima rottura delle pompe di sollevamento presenti nella diga Castello, impianto gestito da Aica. Sicilacque fa sapere che si è trattato di un intervento straordinario nonostante l’ingente debito di Aica nei confronti di Siciliacque: oltre 16 milioni di fatture non pagate.
Questa situazione debitoria è stata portata all’attenzione del Prefetto di Agrigento e del governo regionale. Ad Aica, quindi, Siciliacque chiede “di rispettare gli impegni finanziari nei nostri confronti e di provvedere al più presto alla riparazione della stazione di sollevamento della diga Castello, alla luce del fatto che i maggiori quantitativi d’acqua non potranno essere erogati per molti giorni, poiché le scarse precipitazioni non ci permettono di utilizzare in modo indiscriminato le risorse provenienti dal Fanaco”.