SICCITA’, GLI AGRICOLTORI PRONTI AD AZIONI DI PROTESTA. AGRUMETI A RISCHIO PER I PROSSIMI 5 ANNI

Per far fronte alla gravissima crisi idrica che colpisce l’agricoltura,  il Comitato Zona di Agrinsieme di Ribera ha riunito d’urgenza i produttori e gli amministratori comunali del Comprensorio per decidere assieme le azioni da intraprendere. Alla riunione hanno partecipato , oltre ai produttori componenti il Comitato Zona, il sindaco di Villafranca Sicula e  gli Assessori all’agricoltura dei comuni di Ribera, Sciacca e Bivona, oltre al geologo Siragusa.

Nonostante i numerosi appelli ed i quotidiani allarmi degli agricoltori e delle associazioni di categoria, “non si corre ancora ai ripari”, sottolinea Agrinsieme che fa notare che “dal fiume Verdura si continua a non invasare la poca acqua disponibile da immettere nella Diga Castello e, quel che è più pericoloso, si continua a prelevare, a più non posso, dalla stessa Diga”.

Il Comitato Zona di Agrinsieme di Ribera ha scritto una lettera al Presidente della Regione a all’Assessore regionale all’Agricoltura. Nella riunione si è deciso di chiedere:

– Bloccare ogni attività,che contrasta l’accumulo di acqua, nella Castello, attraverso il collegamento  Raia di Prizzi, Gammauta- Castello, realizzato ed inaugurato nel 2002 ed inutilizzato;

-Fermare i prelievi dalla Diga Castello  ed utilizzare, per gli usi potabili, l’acqua di altre fonti (pozzi, diga  Fanaco, etc );

-Utilizzare lo stato di calamità per attivare i dissalatori, realizzati negli anni 90, ( Gela 1° e 2° modulo e Porto Empedocle);

– Rivedere, definitivamente, la concessione che da la piena potestà sull’acqua del Sosio-Verdura all’Enel.

Nel caso in cui le risposte dovessero essere inadeguate, Agrinsieme metterà in essere momenti di lotta e manifestazioni di protesta, “poiché non si possono vanificare anni di sacrifici e non si può distruggere l’economia di un comprensorio che sull’”Arancia D.O.P. di Ribera” ha impiegato tutte le proprie risorse umane, con diverse decine di giovani rimasti in agricoltura e risorse finanziarie , riconvertendo tutti i migliori terreni ad agrumicoltura”.

Agrinsieme sottolinea che gli agrumeti con una sola irrigazione di soccorso andrebbero in sofferenza e squilibrio , perdendo da tre a cinque anni di produzione,con il conseguente disastro economico dell’intera Zona.