Siccità: Consulta Aica propone scambio acqua depurata per uso agricolo con acqua per uso idropotabile
La situazione climatica in Sicilia, tra le poche regioni d’Europa in zona rossa per carenza di risorse idriche e aggredita dalla siccità, alimenta preoccupazioni non solo per il comparto agricolo ma anche per gli usi domestici. In provincia di Agrigento in questa stagione invernale i turni di erogazione si sono allungati e siamo di fronte ad una situazione tipica del periodo estivo. La popolazione si comincia a chiedere cosa ci si dovrà aspettare la prossima estate.
Cresce dunque il timore di essere costretti ad affrontare un piano di razionamento che metterebbe a rischio l’economia, soprattutto quella turistica che in estate rappresenta una buona fetta del reddito annuale. A porsi questi stessi interrogativi è anche la Consulta degli utenti dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini, che si è rivolta ancora una volta al Prefetto Filippo Romano ed ai vertici di Aica per sollecitare un incontro urgente con cui fare il punto sulla situazione attuale ed attivare la necessaria programmazione per quanto attiene il risparmio della risorsa idrica, una più equa distribuzione, l’ottimizzazione delle fonti esistenti e il reperimento di nuove fonti. Le associazioni che compongono la Consulta partono proprio dal grave disagio patito dall’utenza che lamenta la persistenza di un allungamento dei turni di erogazione.
“Il servizio idrico integrato è efficiente quando vi è una programmazione efficiente – rileva la Consulta – se dovesse protrarsi la scarsità di precipitazioni tipica di questi mesi, il periodo estivo sarà estremamente difficile da affrontare dal momento che già oggi l’utenza subisce tempi di turnazione tipici dei mesi più caldi. Ci chiediamo, se non si interviene tempestivamente con soluzioni efficaci e strutturali, cosa potrà succedere durante la prossima stagione estiva”.
Le proposte sono quelle già note già inviate nei mesi scorsi agli organismi competenti e oggetto anche di varie riunioni che si sono svolte alla Regione Siciliana, dove è stata creata un’apposita task force. Insieme alla necessità di reperire nuove fonti di approvvigionamento idrico all’interno dell’ambito e di curare e ottimizzare le fonti esistenti per acquistare meno acqua da Siciliacque, per la Consulta è necessario riutilizzare l’acqua depurata per uso irriguo, come impongono le normative comunitarie. Questo consentirebbe ad Aica di scambiare il quantitativo d’acqua depurata per uso agricolo con un corrispondente quantitativo di acqua per uso idropotabile e risolvere la storica carenza di risorse idriche. Per quest’ultimo aspetto occorre intervenire tempestivamente sui depuratori eliminando le cause di infrazione comunitaria e dotandoli di moduli aggiuntivi che molti di essi non hanno.
Giuseppe Recca
Tratto da LA SICILIA