Siccità, Cartabellotta: “L’azionista di maggioranza è il Padreterno. Se continua a non piovere…” Agricoltura in ginocchio
PALERMO- “L’impegno per contrastare la siccità è elevato e il governo ha un serio programma di investimenti, ma la verità di fondo è che l’azionista di maggioranza è il Padreterno. Se continua a non piovere…”. Lo ha detto Dario Cartabellotta dirigente generale del dipartimento Agricoltura.
Per l’altro dirigente regionale ” il punto di partenza di ogni ragionamento è questo: non si tratta di trovare rimedi per una questione solo congiunturale ed emergenziale, ma strutturale, se guardiamo alle precipitazioni degli ultimi anni. Qualcosa con cui dovremo fare i conti in prospettiva, non solo tamponando”. Per Cartabellotta “Schifani vuole seriamente risolvere, aumentando la capacità dei nostri invasi, i collegamenti e le reti infrastrutturali e poi ci sono anche delle idee nuove, in fase di realizzazione”. Si tratta di 314 laghetti collinari, una spesa di 35 milioni di euro già finanziata, che porteranno trenta milioni di metri cubi d’acqua praticamente a casa dell’agricoltore. A cui si aggiungono 100 milioni già decretati per la manutenzione straordinaria delle reti irrigue e il programma di investimenti di circa 800 milioni nell’ Agenda del piano nazionale per la sicurezza del settore idrico che coinvolge acqua irrigua e potabile”.
Altro rimedio è “il riutilizzo delle acque reflue con le recenti disposizioni regionali di attuazione del regolamento 741/2020 dell’Unione Europea. A titolo ancora di esempio: i depuratori di Cefalù, Catenanuova, Marsala e Gela sono tra i primi da cui fuoriescono acque perfettamente idonee per il riuso”.
Intanto, ieri, a Palermo si è svolto un incontro con l’assessore Sammartino, presenti i sindaci di Ribera, Bivona, Burgio, Lucca Sicula, Villafranca sicula, il deputato regionale Carmelo Pace, il Commissario del consorzio di Bonifica Guarraputo, il direttore dell’assessorato Dario Caltabellotta, l’ingegnere Guarino del Consorzio ed il Direttore Foti dell’assessorato Agricoltura.
Nel comprensorio Ribera, Calamonaci, Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Burgio, la siccità ha già creato danni importanti alla produzione agricola.
Per il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, “la siccità farà sentire i suoi morsi con la prossima stagione irrigua, considerato che le dighe sono quasi tutte vuote”.
Nel corso dell’incontro di ieri a Palermo, si è fatto il punto della situazione e sullo stato delle cose rispetto ad una programmazione a medio e lungo termine. “Dobbiamo affrontare l’attuale emergenza- dice il sindaco Ruvolo-. Non c’è da essere contenti nonostante abbiamo riscontrato la piena disponibilità dell’assessorato. Ci hanno illustrato dei piani, ma dobbiamo registrato un forte ritardo nell’attuazione”.
“Di certo c’è il finanziamento di 800 milioni di euro per realizzare collegamenti di interconnessione tra dighe. Una di queste è Lago Arancio e Diga Castello. Altre opere oggetto di fondi Fsc sono finanziati per 200 milioni di euro e riguardano i progetti che il Consorzio di Bonifica aveva presentato durante il governo Musumeci, bocciati e recuperati”.
Questi progetti daranno una speranza per il futuro. Ma per l’emergenza? “Le proposte che abbiamo fatto- continua il sindaco Ruvolo- sono quelle mirate ad intercettare più acqua possibile nel basso Verdura, ma anche di concordare con Enel per travasare l’acqua nella diga Castello attraverso la bretella di Gammauta”.
Durante l’incontro si è parlato anche delle tre stazioni pompaggio che servivano per captare acqua dal fiume per poter alimentare il laghetto Gorgo e altre vasche di distribuzione. Stazioni che negli anni sono state vandalizzate.
Altra proposta riguarda l’uso dell’acqua che tracima dal Gammauta attraverso la cascata di Poggiodiana e la possibilità dei proprietari di terreni lungo il fiume Verdura di poter pompare l’acqua senza necessità di autorizzazioni in via eccezionale ed emergenziale.
Filippo Cardinale