“SIAMO TUTTI NELLA STESSA BARCA”. LUCA ED EMY, I MESSAGGI DI GIOVANI E GIOVANISSIMI
Impariamo dai giovanissimi
Molto spesso un grammo di buon esempio vale più di un quintale di parole. Se poi a dare il buon esempio sono i giovani, questo ci deve far riflettere soprattutto oggi , davanti a questa emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Il futuro che stiamo consegnando ai nostri figli è nelle nostre mani. Ma molto spesso sono i giovani a darci grandi lezioni.
Giovani di oggi che, molto spesso , ci lasciano senza parole perché con i loro occhi, non coperti da giudizi, pregiudizi o stereotipi, riescono a guardare la vita e la realtà con una marcia in più.
E così succede che una piccola bimba di soli 7 anni, Emanuela o meglio Emy come preferisce essere chiamata lei, scrive una lettera per ringraziare le forze dell’ordine e i volontari che sono in strada e rimprovera chi non rispetta le regole. Emy va alla scuola elementare Sant’Agostino e sta affrontando la sua quarantena con mamma Monica , volontaria CRI e le sue sorelline Giulia, volontaria di Balzoo ed Eliana.
Poi incontriamo Luca Maniscalco, un ragazzo disabile di 22 anni con la passione della pittura, seguito dall’insegnante Fabrizia Capostagno della scuola Skene e dalla mamma Marta Russo che segue la sua grande passione. Luca , oggi ci ha donato un bellissimo disegno . Un disegno dove ha espresso appieno la situazione di tutti gli italiani.
E Luca ci ha disegnato tutti all’interno di una grande barca , durante una tempesta in mare. Ma da quel mare burrascoso viene in soccorso una grande mano ( forse quella di Dio, forse la mano della scienza a ognuno libera interpretazione) che ci sorregge.
Questi due giovani, a loro modo, attraverso la scrittura uno e il disegno l’altro, ci hanno mostrato la realtà che tutti noi stiamo vivendo. E forse qualcuno tra noi, ispirandosi ad Emy e Luca, riuscirà ad affrontare meglio questa situazione difficile.
Monica Sutera