Vi è una filiera di ritardi che necessita di essere analizzata. E’ una situazione che parte da lontano. Il Comune di Sciacca non si limiti solo a fare da ragioniere

Editroriale di Filippo Cardinale

 

Ormai è caos sui rifiuti. E’ scoppiato il bubbone e tutti accusano tutti. Di mezzo ci sono i lavoratori che non ricevono le spettanze. E’ il classico cane che si morde la coda. C’è chi sciopera perché non riceve la retribuzione e accusa la Sogeir di non onorare le fatture spiccate dalla Sam. C’è chi sciopera perché non riceve le retribuzioni dalla Sogeir e accusa il Comune.

La questione rifiuti in città è diventata un vero e proprio circolo vizioso, un pericoloso sistema che potrebbe coinvolgere la vita economica e sociale della città. Il tutto causato dal blocco del flusso finanziario. Stato e Regione bloccano i trasferimenti al Comune. Quest’ultimo blocca i pagamenti per erogazioni di servizi da parte di terzi. I terzi non possono pagare i lavoratori per mancanza di liquidità. Ma a nulla servono gli scambi di accuse. Qui c’è una sola cosa da fare: chiarezza.

Capire, intanto, qual è la cifra esatta che il Comune di Sciacca deve versare alla Sogeir. Capire anche gli altri Comuni come sono combinati. Capire perché la Sogeir ha pagato a singhiozzi la Sam. Capire perché la Sogeir, società virtuosa, non ha messo subito in atto quelle azioni necessarie e che le società private compiono nei confronti dei debitori. Perché la Sogeir è stata soft nei confronti dei Comuni inadempienti? Il virtuosismo tanto decantato non può consistere solo in una sovraesposizione mediatica della Sogeir che esprime un clima da Mulino Bianco.

E’ tempo di fare chiarezza. L’Amministrazione comunale non può far da semplice ragioniere. E’ il socio di maggioranza essendo il Comune di Sciacca più popoloso dell’Ato Ag 1. Ha il dovere di fare chiarezza, di essere trasparente, di andare fino in fondo ad una situazione che non è più tollerabile. La società Sogeir, come del resto tutte le società in cui il capitale sociale è pubblico, è attraversata da vicinanze politiche e partitiche.

Si faccia chiarezza, una volta per tutte, sul motivo per il quale la Sogeir non ha marcato stretto i Comuni e perché ha consentito che la Sam si infilasse in una situazione di sofferenza finanziaria da rasentare il fallimento, oltre che la sofferenza per i lavoratori lasciati senza spettanze. Capire da quando tempo la quota spettante al Comune di Sciacca deve essere versata. Quali amministrazioni hanno ritardato gli accrediti.

Insomma, esca fuori la verità al di là degli spot a iosa che si trasmettono alla comunità.

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