SFREGIO AD UN SIMBOLO DELLA LOTTA ALLA MAFIA
La vigilia dell’anniversario della strage di via D’Amelio è stata funestata da un brutto episodio.
Ignoti hanno danneggiato la stele fatta erigere alla periferia di Agrigento dai genitori del giudice Rosario Livatino, il magistrato ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990. Il monumento si trova nel luogo in cui il magistrato venne assassinato. A fare la scoperta è stato un operaio che stava passando e che ha subito segnalato il fatto.
A dare la notizia sono i responsabili delle associazioni «Amici del Giudice Rosario Livatino» e «Tecnolpolis» di Canicattì, che da anni organizzano iniziative in memoria del magistrato per il quale è in corso di chiusura la Canonizzazione. Secondo i primi accertamenti qualcuno con un oggetto pesante – una pietra o un martello – ha spaccato in due il cerchio su cui c’era scritto «A Rosario Livatino…» facendo saltare il nome del giudice.