SFONDO’ L’INGRESSO DEL BAR IN CONTRADA PIANA CON L’AUTO PER FARE UNA RAPINA, ARRESTATO RUMENO
Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Sciacca hanno tratto in arresto il rumeno Iulian Moise di anni 36, accusato di associazione a delinquere per delitti contro il patrimonio, rapina, furti aggravati e ricettazione. Il pregiudicato, insieme ad altri suoi connazionali, la notte del 14 aprile del 2015 mise in atto una serie di delitti contro il patrimonio, destabilizzando un intero territorio, spiegano i carabinieri.
Secondo la ricostruzione operata dagli investigatori, i malviventi provenienti da Catania si erano recati dapprima presso una concessionaria di Castelvetrano, dove in pochissimi minuti avevano asportato tre veicoli in esposizione e poi si erano trasferiti a Sciacca per eseguire un’eclatante e violenta azione criminale con il metodo della “spaccata”, in modo da ridurre in frantumi gli infissi del bar-tabacchi posto all’interno dell’area di servizio situata in località Piana.
I rapinatori, dopo aver razziato l’esercizio commerciale asportando numerose stecche di sigarette, si lanciavano alle 04.00 di notte in una folle corsa lungo la SS.115 al fine di sfuggire ai militari dell’Arma che nel frattempo erano intervenuti.Furono vani i tentativi di fermare le macchine in corsa, anche perché, insensibili a qualsiasi richiamo dell’Autorità, i malviventi non accennarono a fermare la marcia, anzi in più di un’occasione tentavano di speronare l’autovettura militare e di condurla fuori dal manto stradale.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Carlo Boranga, della locale Procura della Repubblica, hanno consentito di far luce anche su altri reati avvenuti la notte tra il 9 e il 10 marzo 2015, poche ore prima che a Sciacca, in contrada Fontana Calda, si consumasse una violenta rapina in villa ad opera di una banda di zingari.
In quest’ultima occasione la squadra di rumeni operò una serie di delitti contro il patrimonio in provincia di Catania e Trapani e infine a Sciacca presso la concessionaria “Stecam Auto” e l’oleificio “Bonolio”.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza”, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
A Ribera, ieri sera i Carabinieri della Tenenza di Ribera hanno proceduto all’arresto di due cittadini tunisini responsabili, in concorso, di detenzione illegale di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.
La notte del 14 aprile, il ventottenne Naim Saidi ed il ventiquattrenne Maher Ben Slama, entrambi residenti in Ribera, erano stati intercettati a bordo dell’autovettura di proprietà del primo mentre percorrevano la strada sterrata che collega corso Umberto I alla via Conceria, in Ribera, e sottoposti a controllo. I due avevano tentato di disfarsi della sostanza stupefacente trasportata, lanciandola fuori dall’abitacolo, ma i militari l’avevano recuperata. Si trattava di dieci panetti di hashish del peso complessivo di un chilogrammo. A tal punto, i malviventi, per sottrarsi alla cattura, si erano scagliati contro i militari e, dopo una breve ma violenta colluttazione, erano riusciti a far perdere le proprie tracce lanciandosi in un burrone favoriti dalla folta vegetazione. Le immediate ricerche non avevano consentito l’immediato rintraccio dei due fuggivi.
I militari avevano proceduto alla segnalazione in stato di irreperibilità all’Atrità giudiziaria, con richiesta di applicazione di misura cautelare custodiale. A seguito dell’emissione della relativa ordinanza da parte del Gip del il Tribunale di Sciacca, su richiesta della locale Procura della Repubblica, i due tunisini, che nel frattempo erano già stati individuati, nella serata di ieri sono stati tratti in arresto ed associati presso la casa circondariale di Sciacca.