Sette teatri storici della provincia diventano “Monumento”. Di Paola soddisfatto, Monte deluso
I teatri storici della provincia di Agrigento ottengono il riconoscimento di “Monumento Nazionale”. Lo ha deciso ieri la Camera dei deputati approvando la “Dichiarazione di monumento nazionale di Teatri italiani”. Nell’elenco ci sono il Luigi Pirandello’ di Agrigento, il ‘Regina Margherita’ di Racalmuto, il ‘Sant’Alessandro’ di Santa Margherita di Belìce, il ‘Re Grillo’ di Licata, il ‘Teatro Sociale’ di Canicattì, il ‘Teatro del Mare’ di Menfi e il teatro comunale ‘L’idea’ di Sambuca di Sicilia.
I requisiti che erano richiesti per la dichiarazione: edificazione risalente ad almeno 100 anni, almeno uno tra indubbia qualità storico-architettonica e programmazione rivolta esclusivamente ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario dello Stato.
Oggi esprime soddisfazione il segretario provinciale del Pd Simone Di Paola, che sottolinea il lavoro del deputato agrigentino Giovanna Iacono che ha firmato un apposito emendamento. Congiuntamente ai dirigenti ed agli amministratori dei circoli della provincia di Agrigento dei Comuni interessati, Di Paola sottolinea che la Camera “ha sanato i danni provocati da Fratelli d’Italia che in una prima fase aveva escluso innumerevoli realtà locali anche dell’Agrigentino in favore di un ristrettissimo numero di realtà culturali italiane”. Ad approvazione del testo da parte del Senato, si potrà procedere con l’attribuzione della qualifica di monumento nazionale.
Critico, invece, l’operatore teatrale ed ex assessore Salvatore Monte: “Dispiace non vedere in questo elenco il nostro teatro popolare saccense – dice – struttura che per la sua storia e la sua conformazione architettonica meriterebbe notevoli riconoscimenti. Davvero un peccato. Sciacca come sempre non riesce, in prima battuta, ad essere al pari di altre realtà. Occorre sempre attendere interventi postumi per metterci in carreggiata con gli altri”.
Giuseppe Recca