Sette sopravvissuti e 13 dispersi nell’ennesima tragedia di migranti

Tra quelli in salvo un bambino siriano di otto anni. Tra i dispersi anche 5 donne e 3 bambini


I sette migranti che sono riusciti ad arrivare, martedì pomeriggio, a Lampedusa dopo che il barchino sul quale viaggiavano si è inclinato ed ha fatto finire in mare 20 compagni di viaggio, sono stati alloggiati in un Cas di Agrigento. Erano partiti dalle coste del nord Africa con la speranza di arrivare in Italia lasciandosi alle spalle le sofferenze patite e salutare il 2025 con la speranza di una vita migliore. Ma per venti di loro il sogno si è infranto a circa 20 miglia dalle coste libiche, quindi in area Sar libica o maltese, quando il barchino dove si trovavano si è inclinato facendoli cadere in mare. Sette di loro, tra cui un bambino siriano di otto anni, si sono salvati mentre gli altri risultano dispersi, tra di loro anche 5 donne e 3 bambini. Una delle donne era la mamma del bimbo. Le loro ricerche sono andate avanti tutta per la notte nelle acque antistanti a Lampedusa. Nessun cadavere è stato ritrovato.

I naufraghi sono complessivamente 237, sui 397 ospiti della struttura d’accoglienza, i migranti che imbarcati sul traghetto di linea hanno raggiunto le coste agrigentine. A disporre l’immediato spostamento del bimbo sopravvissuto al naufragio è stata la procura presso il tribunale dei minorenni di Palermo.