Sessant’anni fa la misteriosa scomparsa nel Mediterraneo della nave Hedia con a bordo un marinaio saccense

SCIACCA. Oggi sul quotidiano LA SICILIA una pagina intera dedicata alla vicenda della nave Hedia, scomparsa nel nulla nel Mediterraneo il 14 marzo del 1962.

I corpi dei venti marinai (tra loro c’era anche un saccense) non sono mai stati ritrovati. Il Governo italiano ha sempre parlato di naufragio, ma nella mappa ufficiale dei relitti in possesso della Marina Militare Italiana non c’è nessuna traccia del mercantile in questione. A sessant’anni da quei fatti c’è ancora chi sostiene fermamente che «la nave trasportava armi per gli insorti algerini e fu silurata o sequestrata dai francesi».

Accursio Graffeo, originario di Sciacca, combattivo nipote di uno dei marinai della Hedia inghiottiti nel nulla, ha recentemente invitato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a fare finalmente luce su questa misteriosa vicenda costata la vita a «italiani morti sull’altare degli interessi delle multinazionali del petrolio».