Servizio idrico: Sciacca “cornuta e mazziata”
La città con i propri pozzi fornisce gran parte delle utenze della provincia di Agrigento ma è costretta ad affrontare ogni giorno gravissimi disagi. Pronta convocazione dei vertici Aica
SCIACCA. Per il titolo del nostro articolo prendiamo spunto da una delle affermazioni fatte ieri sera in consiglio comunale durante il dibattito sulla situazione del servizio idrico in città, nei giorni in cui ci sono gravissimi problemi di fornitura un po’ in tutti i quartieri.
E’ emersa la necessità di convocare urgentemente i vertici Aica in città per fare il punto della situazione. Non è possibile che in pieno inverno si viva una emergenza tipica dei mesi estivi, quando l’utilizzo di acqua è più che raddoppiato. Ieri anche alcune scuole sono rimaste senz’acqua ed è stato necessario dirottare il servizio per evitare la fine delle lezioni. Alla seduta di ieri sera del consiglio comunale erano presenti anche gli amministratori del condomini che ieri hanno lanciato l’allarme di carenza idrica che dura da parecchi giorni.
Tutti hanno convenuto sul fatto che bisogna riaprire una vertenza e richiamare Aica ai propri compiti, che bisogna fare le lettere di diffida invece di stare in silenzio. L’azienda consortile al momento non è in grado di soddisfare le esigenze di tutta la provincia e si affida ogni giorni al padreterno sperando che piova e che si riempiano gli invasi.
L’assessore Alessandro Curreri ha voluto sottolineare il proprio impegno quotidiano ed ha parlato di un dialogo costante e proficuo con i tecnici Aica e con la ditta esterna, soprattutto per la riparazioni delle perdite idriche e fognarie. Ma tutto ciò non basta. Occorre cominciare a protestare in modo più netto nei confronti di un gestore che sembra dedicare più tempo e risorse al capoluogo piuttosto che alle altre città, in particolare a Sciacca che con i propri pozzi rifornisce gran parte della provincia di Agrigento. Al momento, ha detto Curreri, l’attività di pompaggio dei pozzi Carboj è limitata per via del furto di cavi elettrici avvenuto alcuni giorni fa.
Sul tema dei rimborsi sollevato dagli amministratori di condominio, pare che dipenda dalla Regione siciliana, che deve girare fondi ad Aica per pagare i cittadini che durante i scorsi mesi si sono rivolti alle ditte di autobotti private.
“Inviteremo qui Aica – dice Curreri – è una buona idea. Lo faremo subito”. Buone intenzioni, ma occhio al fatto che la Regione Siciliana per non fare brutta figura con Agrigento Capitale della Cultura 2025 sta programmando di riversare le risorse idriche disponibili nella città capoluogo. Il presidente del consiglio comunale si è impegnato a convocare in tempi brevissimi i vertici Aica (invitando il sindaco a fare altrettanto), informando la prefettura. Il primo cittadino ha suggerito di convocare anche il presidente di Ati e, se possibile, anche l’assessore regionale all’energia. “Non basta convocare il cda – ha detto Termine – rischiamo di perdere tempo. Dobbiamo pensare ad una protesta a livelli successivi di quello del gestore”.