Servizio Idrico: la Regione invia i soldi, i Comuni non li versano ad Aica

Altri tre decreti regionali hanno dato il via libera al trasferimento di risorse ai Comuni dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini nell’ambito dell’ormai famoso prestito concessa dalla Regione agli enti locali facenti parte della società consortile da utilizzare nella fase di start-up. Gli ultimi tre decreti portano la data dell’11 aprile scorso e riguardano i Comuni di San Biagio Platani, Cattolica Eraclea e Caltabellotta. In totale sono adesso 14 i decreti emessi dalla Regione Siciliana in favore dei Comuni che fanno parte dell’azienda consortile costituitasi lo scorso agosto, ma sono sempre cinque, come tre mesi fa, i Comuni che hanno versato la loro quota parte nelle casse della società. Non ha ancora trasferito la propria quota nemmeno il Comune capoluogo, che i soldi della Regione li ha ottenuto attraverso un decreto che risale al 23 febbraio. Continua ad essere perplesso il presidente dell’assemblea di Aica, il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, che solo due settimane fa aveva sollecitato i colleghi a provvedere nel brevissimo periodo a concretizzare la reale volontà della gestione pubblica del servizio idrico integrato della provincia, quasi a fare emergere che negli attuali ritardi ci siano solo responsabilità e scelte politiche. “Non ci sono motivazioni tecniche e burocratiche per tardare il trasferimento dei fondi regionali ad Aica – ci dice – sono molto rammaricato e preoccupato di una situazione che aggrava i tanti problemi della società consortile di cui siamo soci e che con forza abbiamo voluti tutti insieme”.

Per quanto riguarda gli altri Comuni ancora alle prese con l’approvazione del piano di rientro e delle relative delibere, pende sulla loro testa la diffida dell’assessorato regionale autonome locali che potrebbe eliminare le somme impegnate se nessuna richiesta dovesse pervenire entro l’esercizio finanziario in corso. Gli enti che ad oggi hanno provveduto ad effettuare il trasferimento delle somme ad Aica restano solo Campobello di Licata, Castrofilippo, Grotte, Lucca Sicula e Sant’Angelo Muxaro, per un ammontare complessivo di euro 549.077,90 a fronte dei 10 milioni di euro programmati.

Il presidente di Aica richiama a tutti il fatto che in assenza di adeguate risorse finanziarie, le attività di manutenzione ordinaria delle reti rischiano di rimanere ferme. Questi e tanti altri problemi saranno tra pochi giorni sul tavolo del nuovo direttore generale di Aica. L’assemblea dei sindaci chiamati a ratificare la nomina dell’ingegnere Domenico Armenio, scelto da un’apposita commissione su una terna che comprendeva anche Achille Furioso e Claudio Guarneri, è stata convocata per martedi 19 aprile. Fino a quella data la direzione generale verrà ricoperta dall’ingegnere Fiorella Scalia, nominata lo scorso settembre in via provvisorio per un periodo di tre mesi in attesa della definizione del concorso pubblico, le cui procedure si sono però prolungate per ulteriori tre mesi.

Giuseppe Recca