Servizio idrico in tilt: a Sciacca 300 perdite e un caso di inquinamento

SCIACCA. Si fa ogni giorno più critica la situazione riguardante l’approvvigionamento idrico in molti quartieri del centro abitato di Sciacca. Ai ben noti problemi di guasti alla condotta che spesso pregiudicano la regolare fornitura, nei giorni scorsi si è aggiunto anche un caso di inquinamento che coinvolge gran parte della città.

La scorsa settimana il sindaco, Francesca Valenti, aveva emesso un’ordinanza che vietava l’utilizzo dell’acqua per scopi potabili in quasi tutte le utenze, con la sola esclusione delle zone Perriera, Tabasi, Seniazza, Isabella, Sant’Antonio e Sovareto. L’inquinamento idrico è stato rilevato in entrata e in uscita dal serbatoio Mura di Vega. A quasi una settimana dall’emissione dell’ordinanza che impone ai cittadini di usare l’acqua solo per scopi sanitari, si attende ancora l’esito delle nuove analisi dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Rimane, dunque, ancora in vigore il provvedimento firmato dal primo cittadino.

Il momento è particolarmente critico, nei giorni scorsi durante una riunione, le autorità comunali hanno riferito che su tutto il territorio comunale sono state censiti ben 300 guasti alla condotta idrica. Si tratta di punti dove occorre fare gli interventi di riparazione, lavori che sono di competenza della nuova Azienda Idrica Comuni Agrigentini, quasi impossibilitata ad operare per i noti problemi di carattere finanziario.

Giuseppe Recca