Servizio idrico, Consulta Aica chiede audizione a commissione Ambiente Ars
La Consulta degli utenti dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini apre una nuova fase nella propria personale “sfida” sulle criticità ancora irrisolte del servizio idrico integrato dell’ambito di Agrigento. I dirigenti dell’organismo di tutela degli utenti, formato da varie associazioni che operano nel territorio provinciale, hanno deciso di puntare su Palermo. Vogliono cominciare a dialogare con le istituzioni regionali ed hanno chiesto un’audizione alla commissione Ambiente, territorio e mobilità dell’Assemblea Regionale Siciliana, presieduta dal siracusano Peppe Carta e con l’agrigentina Serafina Marchetta tra i componenti.
La Consulta resta convinta del fatto che molte delle criticità del settore idrico provengono da resistenze di natura politico-amministrativa e ritiene che sia necessario un intervento urgente e risolutore di un livello politico. Alla richiesta di audizione allegano la stessa documentazione prodotta più volte in questi mesi ai vertici di Aica e Ati, e di recente anche al Prefetto di Agrigento. Tra le altre cose gli aumenti della tariffa votati dall’Ati a dicembre 2022, che non sono state ancora approvate dall’Arera e che secondo la Consulta non rispecchino le direttive normative corrispondenti ad una regolare amministrazione del servizio idrico.
“Abbiamo più volte ribadito le attuali criticità – dice il presidente Alvise Gangarossa – lo abbiamo fatto in più sedi e in più modalità. Ora ci chiediamo se vi siano nel nostro Ambito autorità in grado di operare un reale controllo di legittimità amministrativa sul srevizio idrico. Se non si risaneranno i conti in tempi brevi – aggiunge – il gestore pubblico potrebbe incorrere nella privatizzazione del servizio in virtù del decreto 201 del dicembre del 2022”.
Giuseppe Recca