Servizio di Psichiatria Covid a Sciacca. Si lavora ma l’Asp non si sbilancia

SCIACCA. Come scritto un paio di giorni fa, l’Azienda Sanitaria Provinciale sta pensando anche ad uno specifico servizio psichiatrico Covid.

Secondo le indiscrezioni delle ultime ore ci sarebbe stata già una specifica direttiva con cui le massime autorità sanitarie provinciali avrebbero indicato il servizio di psichiatria e psicologia del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Sciacca, che si occupa della diagnosi e cura dei disturbi psicopatologici e che dispone di otto posti letto, come sede di un apposito reparto dove accogliere eventuali pazienti con patologie psichiatriche che sono risultati positivi al coronavirus.

Il commissario Asp Mario Zappia oggi su “LA SICILIA” non conferma, ma indica comunque un’attività che ha l’obiettivo di occuparsi anche di questi pazienti: “Al momento non c’è ancora nulla di deciso – fanno sapere dall’Asp – sono al vaglio della direzione strategica diverse condizioni sul come e dove attivare il servizio, in linea con quanto indicato dalla Regione Siciliana. Di certo vi è l’intento di offrire massima attenzione ad una categoria fragile di pazienti in caso di infezione da Covid”.

Un caso ci sarebbe già stato proprio a Sciacca, struttura dove, al di là delle dichiarazioni ufficiali dell’Asp, si sarebbero già messi al lavoro dopo la specifica direttiva della direzione sanitaria. ù

L’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca già da settimane affronta in prima linea la situazione di emergenza sanitaria. E’ il presidio sanitario con il maggior numero di pazienti Covid, 30 al momento in cui scriviamo, distribuiti nell’unità di rianimazione e nei nuovi reparti di degenza sub intensiva e ordinaria, più i posti realizzati nella foresteria per i casi senza sintomi evidenti.