Servizio bagnini a Sciacca, 2 rinvii a giudizio per turbativa d’asta e di tentata violenza privata
I due rinvii a giudizio – secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia di oggi, riguardano il presidente dell’associazione di Mazara del Vallo che ha svolto il servizio e uno tra gli assistenti bagnanti.
Secondo l’accusa sarebbe stata documentata falsamente la natura di associazione di volontariato e il numero e l’identità degli associati.
La difesa sostiene che l’iter è stato pienamente regolare escludendo oltre all’ipotesi di turbativa d’asta anche quella di tentata violenza privata. Aveva chiesto il non luogo a procedere. Nessun tentativo di costringere gli assistenti bagnanti a sottoscrivere una dichiarazione per svolgere l’attività.
Il Comune di Sciacca già da quell’anno conseguì un notevole risparmio per il servizio, circa 40 mila euro rispetto al passato, e con un aumento delle postazioni con le torrette e gli assistenti bagnanti in servizio, da 4 a 6.
La vicenda passa al giudice monocratico del tribunale di Sciacca. La prima udienza del processo è fissata per il 10 dicembre dinanzi al giudice Renato Zichittella.