SEQUESTRO RICCI NELL’AGRIGENTINO
Doppio intervento della Capitaneria di Porto in materia di Vigilanza pesca e tutela del consumatore. La prima operazione di Vigilanza pesca è stata condotta dal personale della Guardia costiera nei pressi della spiaggia in località “Maddalusa” del Comune di Agrigento. I militari della Guardia Costiera hanno effettuato degli appostamenti e dei controlli in quel tratto di spiaggia, cogliendo in flagranza di reato due soggetti che avevano con se circa 1.500 ricci di mare, appena pescati con l’ausilio di attrezzatura subacquea vietata dalla legge. Le violazioni contestate sono relative alla detenzione, trasporto e pesca di echinodermi, con attrezzi non consentiti, ed in numero superiore a quanto consentito. Ai pescatori abusivi: B.I. 30 anni e G.D. 18 anni, entrambi residenti nel Palermitano, è stata elevata una sanzione amministrativa di €. 4.000 ciascuno per pesca con attrezzature non consentite. Inoltre l’attrezzatura subacquea composta da: n. 2 bombole, n. 2 erogatori, ed altri attrezzi vari, è stata posta sotto sequestro. La seconda operazione si è svolta all’interno del porto di Porto Empedocle ed ha avuto per protagonista un diportista del luogo. Un pescatore abusivo è stato colto mentre aveva già raccolto circa 30 kg di cozze che sono state sequestrate. Il successivo controllo ha portato anche al sequestro del natante in quanto era sprovvisto di assicurazione e di documenti e l’elevazione di 898 euro di sanzione amministrativa. Inoltre il pescatore, M.A. di 25 anni Porto Empedocle, ha avuto inflitta un’ulteriore sanzione amministrativa di 2.754 euro per sprovvisto di patente nautica che lo abilita alla conduzione del natante, con l’aggiunta di ulteriori 1.000 euro di sanzione per aver pescato