SEQUESTRO DA 40 MLN A RE DELLA RISTORAZIONE ROBERTO CAPUCCIO
Un patrimonio imponente sequestrato all’alba di stamattina a Roberto Cappuccio (classe 1965), amministratore di fatto dell’Unigroup Spa, impresa siracusana che distribuisce prodotti alimentari a bar, esercizi pubblici, ristoranti e grande distribuzione.
Il sequestro di 40 milioni di euro di beni è stato eseguito su proposta della Procura della Repubblica, dai Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), questa mattina. Nel mirino del provvedimento di applicazione di misura patrimoniale, emesso dal Tribunale etneo, Sezione Misure di Prevenzione, l’imprenditore siracusano
Roberto Cappuccio, 1965 è stato tratto in arresto nell’operazione “Beta”. Secondo quanto sarebbe emerso nelle indagini della procura di Messina, Cappuccio sarebbe vicino al clan Santapaola-Ercolano. L’imprenditore è imputato di tentata estorsione aggravata dalla finalità mafiosa unitamente ad altri soggetti appartenenti a Cosa Nostra etnea operanti nel territorio di Messina fino al settembre 2015. Nello specifico, Cappuccio è stato rinviato a giudizio per aver “nella qualità di socio della “Cooperativa Italiana di Catering”, preso parte a una serie di condotte intimidatorie, unitamente – si legge nella nota della Finanza – ad appartenenti al sodalizio mafioso, finalizzate a porre in essere un forzato recupero crediti nei confronti di una società commerciale fornitrice della stessa cooperativa.
Nel dettaglio, tra le operazioni esaminate dalle Fiamme Gialle etnee, figurano, tra le altre:
l’acquisizione nel 2001 ad opera di Cappuccio di un’imbarcazione da un familiare di un appartenente a un sodalizio mafioso poi destinatario di una misura di prevenzione patrimoniale; lo stesso natante è stato successivamente oggetto di una repentina rivendita al medesimo prezzo; l’acquisto iniziale non era giustificato dalle fonti reddituali a disposizione del nucleo familiare di Cappuccio; l’acquisizione nel 2008 da parte del coniuge di Cappuccio di una villa non coerente con il quadro reddituale esistente all’epoca; l’acquisizione, in assenza di redditi disponibili, di un’autovettura e di 2 villette ad opera dei figli del proposto; una serie di compravendite immobiliari operate da Cappuccio, attraverso la citata Unigroup, a favore di altra società allo stesso riconducibile, la Family Group Srl.
Le indagini patrimoniali dei militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Catania, eseguite anche con l’ausilio del sofisticato software “Molecola” sviluppato dalla Guardia di Finanza per l’acquisizione massiva e l’analisi di tutte le informazioni rilevabili dalle numerose banche dati in uso al Corpo, evidenzierebbero che proprio l’indisponibilità di risorse finanziarie, in diversi momenti dell’arco temporale investigato, costituisce la prima traccia dell’avvenuta immissione di capitali di illecita provenienza.
Il patrimonio sequestrato oggi dalle Fiamme Gialle etnee – per un valore di circa 40 milioni di euro – è costituito da 2 fabbricati (tra i quali una villa di 10 vani con piscina situata a Siracusa), 32 rapporti bancari, un bene mobile registrato (un’autovettura del valore commerciale all’acquisto di circa 50.000 euro) nonché le seguenti imprese:
“Uniogroup spa”, con sede in Melilli (SR), esercente l’attività di “commercio all’ingrosso di generi alimentari, prodotti lattiero-caseari, bevande e bibite alcooliche ed analcooliche, prodotti surgelati” attiva dal 2004, ultimo fatturato dichiarato di 31 milioni di euro;
“FAMILY GROUP S.R.L.”, con sede in Siracusa (SR), esercente l’attività di “somministrazione di alimenti e bevande. Bar”; attiva dal 2015, ultimo fatturato dichiarato di 891.000 euro; alla predetta società commerciale sono riconducibili, oltre al “Resort Cala Petra”, rinomate attività di ristorazione nei centri di Ortigia e Fontane Bianche;
“BE.CA. S.R.L.”, con sede in Siracusa (SR), esercente l’attività di “agenti e rappresentanti di altri prodotti alimentari; tabacco”; attiva dal 1994, ultimo fatturato dichiarato 36 mila euro.