SEQUESTRO BENI A 60ENNE DI CASTELVETRANO LEGATO A MESSINA DENARO
Un patrimonio costituito da beni immobili, tra cui diversi appartamenti e terreni, tre aziende, automezzi e disponibilità finanziarie, per un valore di circa 1,8 milioni di euro, è stato sottoposto a confisca dalla guardia di finanza di Palermo in esecuzione di tre distinti provvedimenti a carico di altrettanti soggetti, sulla base delle risultanze degli accertamenti economico-patrimoniali eseguiti dalla polizia tributaria di Palermo.
Il primo provvedimento è stato eseguito nei confronti di un 72enne di Palermo, destinatario nel 2008 di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione, ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa di Tommaso Natale, legato da rapporti di parentela con il boss Salvatore Lo Piccolo.
Il secondo provvedimento è stato eseguito nei confronti di un 55enne di Campobello di Mazara (Trapani), arrestato nel luglio 2010 per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina, aggravata dall’aver costituito un gruppo criminale operativo in più Stati; l’organizzazione, infatti, era dotata di una rete di collegamenti tra l’Italia ed il Sudamerica (Colombia e Perù), di società import-export di copertura nei principali porti europei e collegata alla camorra napoletana.
Altro provvedimento è stato messo dal tribunale di Trapani nei confronti di un 60enne di Castelvetrano, arrestato nel marzo 2010 per associazione a delinquere di stampo mafioso e intestazione fittizia di beni, ritenuto reggente del mandamento mafioso di Castelvetrano, parente del latitante Matteo Messina Denaro. Allo stesso la guardia di finanza ha confiscato disponibilità finanziare costituite da conti correnti, depositi amministrati, investimenti in titoli e polizze assicurative, per un valore di circa 220.000 euro.