Sequestrato un quintale di novellame di sarda e una rete da pesca illegale
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L’operazione compiuta è frutto della sinergia tra Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo e all’Ufficio Circondariale marittimo di Sciacca
SCIACCA. È stata effettuata nei giorni scorsi un’attività di polizia marittima volta al contrasto della pesca illegale, protrattasi per l’intera giornata nella frazione di Marinella di Selinunte nel Comune di Castelvetrano, ad opera del personale militare appartenente alla Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo e all’Ufficio Circondariale marittimo di Sciacca. L’operazione scaturisce da una pregressa attività di intelligence posta in essere dal personale militare del Comando di Sciacca attraverso la quale è stato possibile rinvenire, occultati in banchina e in un tratto non facilmente accessibile, 3 fusti in plastica contenenti oltre 100 Kg di novellame di sarda precedentemente pescato e pronto ad essere immesso illegalmente nella filiera commerciale della pesca.
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Il controllo è iniziato nell’ambito di giurisdizione dell’Ufficio Circondariale marittimo di Sciacca ma si è protratto sul territorio di competenza della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo, ove è attraccata l’unità sospetta. Unitamente al rinvenimento ed al successivo sequestro di un ingente quantitativo di novellame di sarda, i militari operanti hanno concluso una ulteriore operazione sempre nello specifico settore del contrasto alla pesca di frodo che ha consentito, a seguito dell’ispezione su un motopesca iscritto nei Registri del Compartimento Marittimo di Mazara del Vallo, il rinvenimento di una rete a circuizione non conforme in quanto modificata con il posizionamento di un “velo” per setaccio al sacco che rende l’attrezzo da pesca vietato dalla normativa di settore. Anche la rete di circa 130 metri veniva posta sotto sequestro e al proprietario della stessa veniva comminata una sanzione amministrativa pari a € 2.000,00, mentre l’intero quantitativo di novellame di sarda è stato destinato alla distruzione in quanto giudicato non idoneo al consumo umano da parte del competente Servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale. L’operazione compiuta – frutto della consueta sinergia tra le Autorità marittime, che ha consentito di ben operare congiuntamente così da rendere effettivi ed efficaci i controlli volti a tutela degli stock ittici e, conseguenzialmente, dell’ambiente marino – si inserisce nella più ampia funzione della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di salvaguardia degli stock ittici esistenti e di tutela dell’ambiente marino, attraverso interventi di repressione degli illeciti e di deterrenza da ulteriori violazioni, anche al fine di sensibilizzare i consumatori – veri e propri “utenti finali” della filiera ittica – all’acquisto “consapevole” del prodotto ittico, pretendendo pescato che, per caratteristiche e provenienza, sia riconducibile alla filiera ufficiale. L’attività continuerà nei prossimi giorni con controlli effettuati al fine di contrastare lo sfruttamento indiscriminato e la cattura del novellame e di pesce sottomisura che, oltre ad essere contrario alla legge, impedisce alle specie ittiche dei nostri mari di raggiungere la taglia minima consentita per la commercializzazione e per la riproduzione. Si ricorda che la cattura di prodotto ittico di taglia inferiore a quella minima di riferimento per la conservazione della specie è sempre vietata, tanto nell’ambito della pesca sportiva quanto ad opera dei pescatori professionali.