Sequestrato tesoretto a re degli scafisti, la banda operava nelle province di Trapani, Agrigento e Palermo
MARSALA. Un milione e mezzo di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza a un quarantenne, Fadhel Moncer. E’ accusato di essere un trafficante di migranti. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani, su richiesta della Procura di Palermo.
Fadhel Moncer appariva come titolare dell’avviato ristorante “Bellavista, sul lungomare di Marsala. Era soprannominato “il gigante con il barbone nero”. Per gli investigatori, invece, era il ras degli scafisti che gestiva un efficiente servizio taxi da Tunisi a Lampedusa, su potenti gommoni d’altura. Solo per migranti benestanti, 3.000 euro a viaggio. E ogni volta arrivavano in Italia anche carichi di sigarette di contrabbando.
Il Gico del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo aveva arrestato Monceur nel gennaio scorso. I sigilli sono scattati per un immobile, due aziende e terreni a Marsala e a Mazara del Vallo, passano allo Stato anche un’autovettura e alcune disponibilità finanziarie. Una delle imprese opera nel settore agro-alimentare, l’altra è il ristorante, che ha ormai una nuova gestione, sotto il controllo del tribunale.
Nel gennaio 2019, Moncer, insieme ad altri 13 indagati, è stato destinatario di un provvedimento di fermo emesso dalla Dda nel corso dell’operazione “Barbanera”, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo.
Le investigazioni seguivano l’attività di un’organizzazione formata da tunisini italiani con a capo Moncer, accusata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e il contrabbando di tabacchi, che operava tra il Nord Africa e le province di Trapani, Agrigento e Palermo. Nel 2012 Moncer era stato arrestato con l’accusa di detenzione di armi ed esplosivi.
Nel corso delle indagini dei finanzieri del Gico è stata accertata una sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettati nel tempo dal capo della banda.