Sentenza del Tar sancisce la perdita del finanziamento di 3.5 mln per completamento casa albergo per anziani della Perriera

SCIACCA- Il TAR di Palermo ha emesso sentenza di primo grado che conferma la perdita del finanziamento per la realizzazione della casa albergo per anziani della Perriera.
Oltre la revoca del finanziamento da parte della Regione Siciliana, avvenuta nel 2020, i consiglieri comunali Calogero Bono, Gaetano Cognata e Ignazio Bivona ricordano che si aggiunge “anche la sentenza che dà torto al comune di Sciacca con il rigetto del ricorso a suo tempo depositato”. I tre consiglieri comunali ricordano che la revoca da parte della Regione “è successiva a diverse interlocuzioni con il competente assessorato regionale che comunque non ha dato alcun esito data l’assenza di autorevolezza delle amministrazioni di centro sinistra”.
La perdita del finanziamento di 3,5 milioni di euro rappersenta un danno ingente  per le casse del comune. Risulta che una parte cospicua di tale somma è stata già stata accantonata, ma la stessa va integrata con oltre un milione di euro che dovrà essere coperto nel bilancio del 2024.
“Nel corso di questi anni le amministrazioni di centro sinistra avevano assicurato sulla base di documentazione in loro possesso  che il ricorso avrebbe avuto esito diverso, il tutto anche sulla base di relazioni degli avvocati esterni nominati che, nel tempo, avevano assicurato l’ente. Nulla di tutto questo si è avverato”, aggiungono Calogero Bono, Gaetano Cognata e Ignazio Bivona .
“Se  l’amministrazione precedente ha determinato il problema, l’attuale si è caratterizza per altrettanta inerzia. Oggi l’attenzione deve essere quella di garantire la fruizione del bene che è interesse principale per la città, unico breve e temporaneo utilizzo è stato nel periodo Covid utilizzando la struttura come hub vaccinale”, scrivo i tre consiglieri comunali, sollecitando l’amministrazione comunale a “lavorare per rendere operativa la struttura e superare l’inerzia attuale, e ciò al fine di evitare oltre al danno economico anche la beffa relativa ad un immobile oggi pagato interamente con i soldi dei cittadini saccensi e chiuso”.