SEMPRE PIU’ LUNGA LA LISTA DI GIOVANI SACCENSI CHE SI AFFERMANO NEL MONDO

E’ uno dei tantissimi giovani saccensi che affermano oltre le mura della città il loro talento. A Sciacca ci stiamo accorgendo che sempre più giovani riescono a trovare incarichi di prestigio al nord o all’estero. Un segnale preoccupante per le prospettive della nostra città e della Sicilia, incapace di trattenere i propri “cervelli”, i ragazzi che hanno qualcosa da dire ma per farlo devono andare fuori. 

E’ il caso di Andrea Di Paola, un trentenne a cui Corrieredellasera.it ha dedicato un articolo nella rubrica lavoro, a firma di Enzo Riboni. Un articolo che vi proponiamo e che è anche la storia di tanti altri ragazzi di Sciacca che girano il mondo e si affermano. Di molti di loro ci siamo già occupati (La Bella, Cardinale, Pumilia e altri…) e speriamo di continuare a seguirli da vicino, sperando un giorno che anche la nostra terra offra occasioni di crescita professionale.   

Ecco il testo dell’articolo che “Corrieredellasera.it” ha dedicato ad Andrea Di Paola.

“Fino alla fine degli studi, la laurea in ingegneria meccanica a Palermo, Andrea Di Paola non si era allontanato più di cento chilometri dal suo paese natale, Sciacca in provincia di Agrigento. Poi è iniziato, e non si è più fermato, il suo peregrinare per il mondo. Prima in altre parti d’Italia e poi decisamente verso l’estero.

“Appena un giorno dopo la laurea mi sono spostato in Veneto per uno stage alla Permasteelisa. Ma ho subito capito che quel lavoro non era per me: sono rimasto per soli tre mesi”. Era il gennaio del 2006, Andrea non aveva ancora 24 anni, ma già stava arrivando la sua grande occasione: un breve stage seguito dall’assunzione a tempo indeterminato alla Procter&Gamble.

“Una grande nave scuola, per la quale ho lavorato sei anni, prima a Lucca e poi a Pomezia, con puntate a Londra, Bruxelles, Ginevra, Praga e Cincinnati. Alla fine del 2011 ero capo reparto packing per l’Europa Occidentale. A quel punto, però, la mia ‘confortzone’ non mi bastava più”. Uno stato d’animo che gli ha fatto prendere al volo l’offerta della multinazionale svedese Sca: responsabile europeo per il miglioramento delle linee con sede a Göteborg. ”

Giravo uno o due stabilimenti la settimana, in Svezia, Polonia, Slovacchia, Olanda, Russia e, occasionalmente, a Kuala Lumpur in Malesia”. Quattro mesi fa, infine, la promozione a direttore di uno stabilimento Sca con mille dipendenti, a Kosice in Slovacchia. “Un obiettivo difficilmente raggiungibile in Italia alla mia età”.

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