SEDOTTA E ABBANNUNATA: IL TEATRO CHE PIACE
Di Irene Mocci
Si dice che sia poco idoneo parlare di lavoro quando espletarlo è troppo divertente, quando la passione cancella tutte le fatiche, quando lo si fa nel tempo libero. Ma la professionalità e la meticolosità con cui la compagnia Porta Vagnu, in collaborazione con l’Associazione Pietro Germi di Vincenzo Raso, ha portato in scena “Sedotta e Abbanodnata” è da eccellenza. Le mosse vincenti sono state due. Oltre al riadattamento originale e divertente, bisogna ricordare la felicissima scelta di riproporre un film da sempre nel cuore di noi saccensi. L’interesse e la curiosità nel vedere l’adattamento teatrale di un film entrato a pieno titolo trai gioielli di famiglia, ha contribuito al successo degli spettacoli.
La sceneggiatura, affidata alla perfetta regia di Enzo D’Asaro affiancato dall’indiscutibile estro del maestro Accursio Sclafani che ha curato invece la regia musicale, ha raccontato la storia di Agnese, interpretata dalla bellissima Annarita Maretta (che non ha affatto sfigurato nel confronto con l’allora giovanissima Stefania Sandrelli), disonorata da Peppino Califano, nei cui panni si è perfettamente calato l’abile Nicola Cirabisi cogliendo le diverse sfaccettature del personaggio. Attorno ad essi si svolge tutta la vicenda tra tafferugli, progetti di vendetta, serenate e finti rapimenti. Da evidenziare il prezioso ruolo d Salvino Puleo nelle vesti dell’autorevole Don Vincenzo Ascalone il quale, investito del ruolo di deus ex machina, si cala nella scena e ne governa le trame intrattenendo il pubblico per quasi tutta la durata dei due atti.
Importanti nell’arricchire la storia il buffo ed esilarante Luca La Barbera nei panni di Antonio Ascalone, l’originale ed impeccabile Marzia Piazza nel ruolo della povera Matilde, il caratteristico e sempreverde Tonino Genuardi nei panni del cugino avvocato. Un elogio particolare va al bravissimo Carmelo La Greca al quale, non a caso, è stato affidato il ruolo del Barone, la cui famosissima e sdentatissima risata vale da sola il prezzo del biglietto. Un plauso va alla giovane ma superba Tiziana Marino che oltre ad aver ideato le suggestive scenografie ha dato voce e peso ad Amalia Califano che insieme a Salvino Cusumano nei panni di Don Orlando Califano hanno preso egregiamente le difese del figlio Peppino strappandolo più volte dalle grinfie di Don Vincenzo e proteggendolo come solo due veri genitori sanno fare. Suggestivo nel doppio ruolo maresciallo/pretore il bravo Salvatore Cascio ed infine Maria Grazia Portera, Tiziana Maniscalco e Sabrina Puleo rispettivamente nei panni di Francesca Ascalone, Consolata e Rosaura arricchiscono qualitativamente lo splendido lavoro dell’intera compagnia Porta Vagnu con le loro raffinate ed originali interpretazioni. Belle e brave le giovanissime Melania Puccio e Clarissa Atria e i simpaticissimi coniugi Scandaglia.
Fortunato chi ha potuto scorgere l’emozione nel Peppino del ’64 Aldo Puglisi nel cogliere la carica passionale del Peppino del 2012. La stessa Paola Biggio (Matilde 1964) non ha potuto far a meno, la notte prima, di sognare la Matilde della compagnia Porta Vagnu, avendone carpito l’emozione, passione per il teatro ed amore verso il personaggio assegnatole. Uno flebile transfert ha sposato i vecchi attori alle emozioni dei ragazzi. Nel paese dei Luna e dei Perollo il regista Enzo D’Asaro ha messo tutti d’accordo utilizzando al meglio le qualità degli attori a sua disposizione e facendo divertire con dialoghi e mimica esilarante i quasi 2000 spettatori che hanno affollato l’atrio inferiore e fatto gridare al “tutto esaurito” gli addetti al botteghino durante le quattro serate saccensi. Fantastica la scena del rapimento in cui Peppino e i due sgherri (Lillo Puleo e Mario Ciaccio) giungono in piazza Gerardo Noceto al bordo di una Fiat 1100 rombante. La compagnia Porta Vagnu, dopo le serate di Alessandria della Rocca, Montevago, Burgio, Menfi, Caltabellotta e la strepitosa parentesi di Sciacca, continuerà la propria tournée a Favara il 29 Settembre e per tutta la stagione in corso in altri teatri e piazze della Sicilia.
In attesa di rivederli in scena per la prossima stagione con un nuovo e brillante lavoro, auguriamo a tutta la compagnia Porta Vagnu un caloroso in bocca al lupo.