SE VIENE BOCCIATO IL BILANCIO NON E’ UN “DRAMMA”, LO APPROVA IL COMMISSARIO

Il bilancio è lo strumento finanziario attraverso il quale l’Amministrazione comunale “fa vivere” l’Ente. Ma è anche lo strumento che “realizza” l’indirizzo politico dell’Amministrazione concretizzando gli obiettivi prefissati.

Ovviamente, il bilancio si connota per l’impostazione che l’Amministrazione, e la sua maggioranza consiliare, riesce ad imprimere. Uno dei compiti primari della maggioranza, dunque, è quello di sostenere non solo politicamente il bilancio in Consiglio comunale ma anche di approvarlo. Il gioco della politica, in aula, si caratterizza per gli emendamenti dei consiglieri comunali, cioè quegli “aggiustamenti” ai vari capitoli di spesa da apportare per meglio soddisfare le esigenze che provengono dalla comunità che essi rappresentano.

Oggi, la coalizione di centrosinistra che ha vinto le elezioni non ha più i numeri per assicurare l’approdo del bilancio con un voto maggioritario che ne consenta  l’approvazione. Gli smottamenti pesanti che si sono verificati nella coalizione di centrosinistra collocano il bilancio nell’area del rischio bocciatura. Ecco perchè, in questi giorni, il sindaco Francesca Valenti è intenta nella diffusione di un messaggio mediatico mirato al richiamo del senso di responsabilità paventando, nel caso di una bocciatura, uno tsunami amministrativo sulla nostra città. Il richiamo al senso di responsabilità è rivolto essenzialmente all’opposizione del quale voto la Valenti ha bisogno per l’approvazione del bilancio.

I numeri sono tali che se anche il consigliere comunale Alessandro Curreri (dell’opposizione grillina) dovesse offrire il suo voto favorevole, la cifra finale sarebbe di 12 a 12. Pareggio che equivarrebbe alla bocciatura del bilancio, posto che l’ex assessore Paolo Mandracchia difficilmente voterà il documento finanziario.

A questo punto che succede? Nulla di perso, nessun tsunami. La Regione nomina un Commissario ad acta (in verità già nominato perchè il Comune di Sciacca, come altri Comuni, è fuori tempo utile per l’approvazione del bilancio). Il Commissario, nel caso della nostra Città dove i vari atti amministrativi e tecnici di supporto al bilancio sono stati effettuati, dà alcuni giorni di tempo al Consiglio comunale per un’ulteriore seduta per l’approvazione del documento finanziario. Qualora il Consiglio comunale non dovesse dare seguito, sarà il Commissario ad acta, con i poteri ricevuti con la nomina, ad approvarlo.  La vita amministrativa del Comune non soffrirebbe, dunque, con la conseguenza che nulla di disastroso minaccia la città.

Diverso, invece, è il riflesso politico. Per la coalizione e l’Amministrazione che governa la nostra città la bocciatura sarebbe il segno evidente di un quadro politico che rispetto a due anni fa è radicalmente cambiato nella sua natura e nei suoi numeri.

Il dibattito in Aula deve offrire chiarezza, soprattutto tra i banchi delle opposizioni che deve dimostrare di non applicare furbizie e tattiche con il gioco delle assenze. Abbiano la serietà e la determinazione di tracciare un solco ben leggibile dai cittadini senza paventarsi dietro giochini di basso profilo. Giochini che ormai tutti conoscono a memoria.

Filippo Cardinale