SCUOLA VIA NASTASI, INFLITTE CONDANNE PER ABUSO D’FFICIO. ASSOLTO LIOTTA

Otto mesi a Gianfranco Vecchio, Aldo Misuraca, Massimiliano Trapani, Biagio e Domenico Russo

Il Tribunale di Sciacca, in comnposizione collegiale (Presidente Andrea Genna e a latere i giudici Filippo Lo Presti e Rosario Di Gioia) ha condannato a 8 mesi di reclusione ciascuno l’ex assessore Gianfranco Vecchio, il dirigente comunale Aldo Misuraca, l’architetto Massimiliano Trapani (direttore dei lavori) e gli imprenditori Domenico e Biagio Russo, questi ultimi due proprietari dell’immobile che fu adibito a scuola elementare in via Brigatiere Nastasi. Assolto l’architetto Giuseppe Liotta, dirigente comunale. 

La pensa è stata sospesa. Il colegio giudicante ha disposto l’interdizione dai pubblici uffici, per la durata della pena, Aldo Misuraca, Gianfranco Vecchio e Massimiliano Trapani. Per Trapani è stato disposto l’interdizione, sempre per la durata della pena, dalla professione.

Si è svolta ieri la requisitoria del pubblico ministero Michele Marrone nel processo che vede imputati L’accusa è di tentato abuso d’ufficio nella destinazione a sede scolastica dell’immobile di via Brigadiere Nastasi.

Tutti gli imputati devono liquidare al Comune, in solido, la somma di 10 mila euro quale risarcimento del danno. Il Comune, infatti, si è costituito parte civile.

La pubblica accusa aveva richiesto per l’ex assessore della pubblica istruzione Gianfranco Vecchio 1 anno e 10 mesi; 1 anno e 6 mesi per il didigente Aldo Misuraca; 1 anno per il dirigente Giuseppe Leotta; 1 anno e 4 mesi per gli imprenditori Russo; 1 anno e 5 mesi per l’architetto Massimiliano Trapani. 

Per tutti il Tribnale ha riconosciuto il reato di abso d’ufficio. Ai fratelli Russo e all’architetto Trapani viene contestato anche il reato in materia di abuso edilizio, reato che è stato contravvenzionato.

Al centro della vicenda l’immobile dei fratelli Russo nel quale fu allestita la scuola elementare. Secondo l’accusa, l’immobile era privo di cambio di destinazione d’uso scolastico e privo anche del parere igienico-sanitario.

Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati, Santangelo, Cucchiara, Brancato, Ficani, Turturici e Bacino.

 

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