Scuola Sicilia, modificare parametri dimensionamento scolastico. Presentato disegno di legge-voto 

“La norma sul dimensionamento scolastico,  inserita dal governo nazionale nella legge di bilancio, che mira a ridurre il personale dirigenziale e quello amministrativo collegato, rischia in effetti di ricadere pesantemente  sul numero dei plessi scolastici e di incidere sui dati di dispersione scolastica. E’ necessario salvaguardare la specificità dei territori interni, dei piccoli Comuni e delle aree cittadine ad alto tasso dispersione adattando  le disposizioni  per non privare interi territori e comunità di un presidio democratico fondamentale come quello della scuola”.
Valentina Chinnici parlamentare regionale del Partito democratico interviene con un disegno di Legge-voto firmato da tutti i parlamentari del gruppo all’Ars.
“In Sicilia  – aggiunge la parlamentare PD – l’accorpamento degli istituti  potrebbe portare alla chiusura di 100 istituti sugli 812 esistenti, molti ricadenti in aree interne o in zone urbane  dove particolari condizioni socio-economiche  determinano una forte propensione all’abbandono. Il disegno di legge-voto presentato dal PD  – conclude Valentina Chinnici – propone  una serie di deroghe ai parametri statali: Nelle zone con un tasso di dispersione superiore al 15 per cento il numero di alunni minimo previsto per l’accorpamento dovrebbe essere non inferiore a 400 e non superiore a 500; Nelle zone interne, nei comuni montani, in quelli periferici ed ultra periferici e nelle isole il  numero potrebbe essere ulteriormente abbassato a 200-300”.