SCORTA MAGISTRATO VELLA: PARLA IL MINISTERO DELL’INTERNO

In occasione del “Question Time” alla Camera dei Deputati, è stata trattata l’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Iacono in merito alla revoca delle misure di protezione al Magistrato Salvatore Vella.

Presente in aula a rispondere per conto del Governo il Sottosegretario agli Interni, On. Filippo Bubico. Nel corso della trattazione dell’atto ispettivo l’On. Iacono ha evidenziato il ruolo determinante svolto in questi anni dal Dott. Vella nell’azione di contrasto a cosa nostra prima da sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Sciacca e poi da Componente della DIA di Palermo. Secondo Maria Iacono: “Il Dott. Vella è considerato un autentico alfiere dello Stato nella lotta alla mafia in Provincia di Agrigento, colui il quale è riuscito a proiettare i riflettori e le attenzioni dell’opinione pubblica sui fatti criminosi verificatisi nell’agrigentino, l’artefice di importanti processi di mafia quali “Face Off” e “Scaccomatto”, che hanno messo all’angolo la criminalità organizzata, decapitando i mandamenti provinciali mafiosi, di fatto determinando la rabbiosa reazione di cosa nostra che si è concretizzata in diversi ed inquietanti atti di intimidazione, ripetutisi fra il 2009 ed il 2011 che di fatto rendono del tutto incomprensibile il provvedimento di revoca di ogni forma di protezione, nei riguardi di un servitore dello Stato così palesemente esposto al rischio di ritorsioni mafiose.”

Questa la risposta del Governo: “Nel febbraio 2012, in occasione del trasferimento alla Procura della Repubblica del Tribunale di Agrigento, è stata rivalutata la posizione del magistrato ed è stato proposto il mantenimento del dispositivo di protezione personale del 4 livello. Il provvedimento di revoca è stato adottato il 21 dicembre 2012 dall’ufficio centrale interforze per la sicurezza personale; al riguardo preciso che la relativa richiesta formulata dal Prefetto di Agrigento, per il venir meno dei presupposti che avevano dato luogo all’istituzione della precedente misura, è stata avanzata in sede di riunione del coordinamento interforze, su conforme proposta della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Palermo e del Procuratore della Repubblica di Agrigento. La disattivazione della misura tutoria è stata attuata dalla fine di gennaio 2012; nel contempo è stato potenziato il servizio di vigilanza generica radio collegata, con frequenti soste presso l’abitazione del magistrato. Si evidenzia che la Prefettura di Agrigento continuerà a monitorare costantemente la situazione, che potrà essere nuovamente riesaminata nella riunione di coordinamento delle forze dell’ordine, in occasione della scadenza dell’efficacia del provvedimento attualmente in atto, sempre che nel frattempo non vengano acquisiti nuovi elementi relativi alla situazione di rischio ed all’incolumità del magistrato, che richiedano l’immediata revisione della misura in oggetto.”

L’On. Iacono, nel prendere atto delle informazioni fornite dal Sottosegretario Bubico, ha tuttavia evidenziato come “in un contesto di così evidente crisi economica ed occupazionale ed in un territorio da sempre aggredito dall’arrogante prevaricazione della mafia, lanciare segnali come questi possa ancor di più favorire la penetrazione di cosa nostra nel tessuto sociale del territorio, rendendo ancor più complessa l’azione di contrasto a cosa nostra.” L’on. Iacono ha pertanto auspicato ben altre risposte da un Governo che deve porre l’azione di contrasto a cosa nostra come la prima delle sue priorità, fornendo tutto il supporto e la necessaria protezione a uomini come il Dott. Salvatore Vella, da sempre in prima linea nella lotta alla mafia.

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