Scontro tra comitato scientifico e assessore Razza, si dimettono i membri medici. Dal 25 tutti gli ospedali diventano “misti”
Tempesta tra il comitato tecnico-scientifico regionale Covid-19 e la Regione. Campo di battaglia il nuovo piano sanitario illustrato dall’assessore regionale alla Salute, Ruggiero Razza, in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans. I membri medici del comitato hanno rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente della Regione, Nello Musumeci.
I tecnici non hanno condiviso i provvedimenti assunti in tema di politica sanitaria, che non recepiscono due delle misure-chiave suggerite dalla commissione in un parere di oltre due settimane fa.
Il pomo della discordia è l’abolizione, di fatto dei, Covid hospital. Da lunedì prossimo, si riaprono tutte le attività sanitarie finora sospese. Per i pazienti positivi al covid sono previsti posti letto “con relativi e adeguati percorsi separati all’interno di tutte le strutture ospedaliere”. In buona sostanza, gli eventuali nuovi casi potranno essere trattati in tutti gli ospedali. Di fatto diventano ora tutti ospedali misti.
Il comitato tecnico-scientifico aveva chiesto di mantenere per i prossimi 60 giorni fino a 6 ospedali Covid dedicati con 1200 posti letto e 130 di Terapia intensiva disponibili, Covid center per i ricoveri dei nuovi casi da attivare in 48 ore e infine ospedali Non-Covid con aree grigie per i casi sospetti e la possibilità di riconvertirli in Covid in una settimana in caso di aumento improvviso dei contagi.
Ma c’è un secondo punto contestato dal comitato tecnico-scientifico: la decisione di non sottoporre tutti i pazienti in attesa di ricovero programmato a tampone prima. Nella circolare varata dall’Assessore, infatti, il tampone pre-ricovero è previsto solo per chi deve essere sottoposto a procedure anestesiologiche (ovvero chi deve sottoporsi a intervento chirurgico ed essere intubato), mentre per tutti gli altri pazienti sono previsti test sierologici. Obbligo che vale sia nel pubblico che nel privato.
Si tratta di una decisione in controtendenza con i suggerimenti offerti dalla commissione e in controtendenza rispetto a molte altre regioni che invece hanno previsto tamponi per tutti coloro che devono essere ricoverati. Secondo i tecnici, infatti, i test sierologici non restituiscono l’eventuale situazione di positività in corso del paziente ma hanno un buco di almeno 8-10 giorni.
Dopo la lettera di dimissioni i membri sono stati convocati per le 19 di stasera.