SCIVOLONI SCOLASTICI CHE SI RIPETONO: MA ESISTONO LE RESPONSABILITA’?

Si replicano gli scivoloni sull’edilizia scolastica. Il sindaco accerti le responsabilità e assuma i provvedimenti necessari

EDITORIALE DI FILIPPO CARDINALE

Ancora una volta il Comune di Sciacca scivola sull’edilizia scolastica. La frittata pare che si ripeta annualmente. Lo scorso anno è nota a tutti quella del plesso scolastico San Francesco. Aule inadeguate, ragazzini stipati nelle aule, protesta dei genitori, scuola chiusa, persone iscritte nel registro degli indagati con probabile rinvio a giudizio nei prossimi giorni. Ora tocca alla scuola “Modigliani”. Lavori incompleti, scolari e genitori che protestano in Municipio.

“Ritardi di questo genere- dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola- non fanno assolutamente onore alla pubblica amministrazione, questo bisogna riconoscerlo senza mezzi termini. Questa è una vicenda- continua il sindaco- che purtroppo ha criticità e carenze che risalgono nel tempo e sono correlate a un finanziamento rispetto al quale si volevano fare opere sovradimensionate rispetto all’entità del finanziamento. Questo ha provocato la mancata definizione dell’intervento e la necessità dell’amministrazione, che si è poi insediata, di procedere attraverso ulteriori cottimi a un parziale completamento in quanto con gli ulteriori cottimi che l’amministrazione si sono semplicemente definiti i lavori di completamento delle aule e di realizzazione del sistema antincendio”.

La riapertura della scuola potrebbe avvenire dopo l’Epifania, salvo ulteriori sorprese e ritardi. Il sindaco Di Paola ha messo le mani avanti: “Speriamo che non ci siano altri ritardi, io non mi accollo responsabilità che non mi appartengono e che appartengono ad altri livelli di responsabilità”.

Sta qui il nocciolo della questione, individuare le responsabilità. Il sindaco, con la sua nota determinazione, vada fino in fondo facendo luce sulla vicenda. Non solo su questa, ma su ogni altra eventuale vicenda la cui responsabilità dovesse avere una matrice riconducibile agli uffici comunali. Se vi sono profili professionali e tecnici che non si sposano con il buon nome e andamento della pubblica amministrazione, ebbene si abbia il coraggio di assumere quei provvedimenti a tutela della dignità e del buon nome della stessa pubblica amministrazione.

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