SCISSIONE ALTERNATIVA POPOLARE, MARINELLO VERSO IL CENTRODESTRA

Nel corso della direzione nazionale di Alternativa Popolare, il partito di Angelino Alfano, si delinea la scissione. Intanto, nessuno dei delegati siciliani ha preso la parola, fatta eccezione di Alfano.  Lui, ma anche gli altri, hanno preso atto dell’impossibilità di continuare insieme.

Secondo quanto riportato oggi dal Giornale di Sicilia nelle pagine politiche, le posizioni più favorevoli a un riavvicinamento al centrodestra sembrano prevalenti tra i siciliani. Oltre a Simona Vicari sarebbero su questa posizione anche lo stesso Giovanni La Via, nonché i senatori Gualdani e soprattutto Giuseppe Marinello, nonché i deputati Garofalo e Bosco.

Più orientati a rimanere alleati del Pd sarebbero invece Misuraca e Castiglione, con lo stesso Alfano. “Abbiamo preso atto con grande rispetto – spiega il leader siciliano di Ap Giovanni La Via – che si confrontano due coerenze. Da una parte chi vuole rimanere coerente alle radici popolari della nostra storia politica alle ragioni originarie della nascita del partito e perciò considera questa esperienza di governo che nessuno rinnega come un episodio di unità nazionale che ora si è concluso. Dall’altra parte la scelta di prosecuzione nell’azione riformista di governo, in coerenza con quanto fatto negli ultimi cinque anni”.

La scelta di Giuseppe Marinello di interrompere l’esperienza con il PD potrebbe ricompattare l’intero gruppo saccense. Ma non è così scontato. La scelta di Alfano potrebbe indurre il nutrito gruppo saccense a compiere scelte diverse pur rimanendo e centrodestra.

Per quanto riguarda il simbolo, quello di Alternativa Popolare rimarrebbe al gruppo che va col centrosinistra, mentre quello dell’NCD va al gruppo che si ricolloca nerl centrodestra.