SCIOPERO NAZIONALE IL 25 OTTOBRE, A SCIACCA SI FERMA LA RACCOLTA DELLA FRAZIONE DIFFERENZIATA

Sciopero programmato per il 25 ottobre prossimo a carattere nazionale nel settore pubblico e privato dalle sigle sindacali Cub, Sgb, Si-Cobas e Usi-Cit,  che coinvolgerà i lavoratori di diversi settori, sia privati che pubblici.

A Sciacca si ferma anche la raccolta dei rifiuti poiché le organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore rifiuti hanno annunciato, nelle scorse ore,  per il ritardato pagamento degli stipendi. Ai lavoratori  di Sciacca devono essere liquidate le spettanze di settembre scorso.

I sindacati lamentano il ritardato pagamento delle spettanze a causa di un ingranaggio farraginoso  che coinvolge Comune di Sciacca, Srr e ditte Sea e Bono. Un ingranaggio che ritarda l’accredito di qualche settimana.

Lo sciopero di di venerdì 25 ottobre intaccherà il ritiro della frazione differenziata.

Oggi le ditte Bono e Sea, che svolgono il servizio, precisano che lo sciopero del 25 ottobre “non è proclamato dai lavoratori di Sciacca per quesationi che riguardano Sciacca, ma è la data di una protesta a carattere nazionale”.

Come abbiamo scritto all’inizio, è stato programmato per il 25 ottobre dai sindacati Cub, Sgb, Si-Cobas e Usi-Cit che abbraccia settori dalla scuola ai trasporti, ai servizi, sia pubblici che privati. Uno sciopero per chiedere l’aumento dei salari e delle pensioni, la cancellazione del Jobs Act della legge Fornero, oltre che per la riduzione degli orari e dei carichi di lavoro. Uno sciopero che riguarda anche il comparto scuola.

Le ditte rimarcano che a Sciacca i brevi ritardi dei pagamenti delle spettanze sono legati “ad una procedura burocratica che non funziona a dovere e che lo sciopero del prossimo 25 ottobre non deve essere presentato dai sindacati locali come protesta per problematiche di carattere locale, trattando di una manifestazione nazionale, come era accaduto alcuni mesi fa”.