SCINTILLE IN TV NEL PRIMO CONFRONTO TRA I CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE

Lucia Annunziata è riuscita a mettere assieme i candidati alla presidenza della Regione Sicilia in un confronto che sembrava non si sarebbe fatto vista la indisponibilità manifestata in particolare da Musumeci e la difficoltà ad avere i quattro insieme contemporaneamente.

Con dei collegamenti esterni, a “Mezz’ora in più” Lucia Annunziata ha messo assieme Roberto La Rosa (indipendentisti Siciliani liberi), Nello Musumeci (centrodestra), Giancarlo Cancelleri (M5s), Claudio Fava (sinistra) e Fabrizio Micari (centrosinistra).

Confronto particolarmente acceso soprattutto fra i dui candidati che secondo i sondaggi daranno vita a una testa a testa per l’elezione, ovvero Nello Musumeci del centrodestra e Giancarlo Cancelleri del M5s.

A “bucare” il video la questione degli “impresentabili” nelle liste di Musumeci che Cancelleri ha utilizzato come cavallo di battaglia. “Chi pratica gli impresentabili diventa impresentabile – ha detto il grillino – Musumeci sta infangando la sua storia visto che si porta dietro uomini di Totò Cuffaro, Raffaele Lombardo e Francantonio Genovese”.

L’unico impresentabile è Cancelleri – ha replicato Musumeci – lo testimonia una ordinanza del Tribunale di Palermo che ha accolto il ricorso di un attivista escluso dalle “regionarie”.

Nel corso del dibattito, Musumeci ha fatto un’affermazione che ha sorpreso non poco: “i nomi degli impresentabili tra i tanti candidati – ha detto il candidato del centrodestra – li ho appresi da giornali, i candidati discussi non vanno votati. E nella mia giunta ci saranno persone al di sopra di ogni sospetto, la formerò io da solo”.

Dei candidati indagati nelle liste di Musumeci hanno parlato anche Fabrizio Micari del centrosinistra e Claudio Fava dei Cento Passi per la Sicilia”.

In riferimento all’eredità Crocetta, Micari ha ribadito di non sentirsi penalizzato. E poi ha ripetuto che “la spaccatura a sinistra può essere un regalo alla destra”.

Claudio Fava ha poi lanciato la battaglia per una nuova autonomia siciliana: “Abbiamo bisogno di normalità – ha detto – questa deve essere la nostra nuova e difficile battaglia da vincere”.

Fonte La Sicilia


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