SCIACCA RICORDI RITA ATRIA, LA GIOVANE CHE SFIDO’ LA MAFIA

Nel 25° anniversario della scomparsa di Rita Atria, il segretario provinciale della Cgil ha deciso di riformulare al sindaco di Sciacca la proposta che la Camera del Lavoro “A.Miraglia” di Sciacca fece nel 1993 e che all’epoca non venne accolta, quella di fare in modo che, nella toponomastica cittadina, di ricordare Rita Atria, la studentessa di Partanna che denunciò la mafia e che frequentava l’Alberghiero di Sciacca.

Per Raso è importate dedicare un ricordo a questa coraggiosa ragazza, sia perchè Sciacca era il luogo dove si recava tutti i giorni per venire, da Partanna, a scuola, sia perchè proprio a Sciacca decise di collaborare con la giustizia recandosi dal Giudice Morena Plazzi, sostituto procuratore della Repubblica di allora, che la mise in contatto col giudice Paolo Borsellino.

“Quando nel 1993 feci quella proposta – racconta Raso – ricordo come fosse ieri di aver ricevuto la telefonata della mamma di Rita Atria che, purtroppo, era anch’essa tristemente nota alla cronaca per aver distrutto la foto della figlia sulla tomba prendendone platealmente le distanze, con la quale mi invitava a ritirare quella proposta. Non capirò mai perché volesse convincermi a fare una cosa simile, ma la rassicurai che, tanto, il Comune non avrebbe dato corso alla mia proposta… cosa che, infatti, avvenne”.

Ora il segretario della Cgil ci riprova, ritenendo questo un piccolo gesto che aiuti a ricordare questa ragazza coraggiosa ed a lanciare un segnale.

Giuseppe Recca


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