“Sciacca Resort”, falsi timori e champagne. Commedia farsesca in Consiglio comunale

Con l’approvazione in Consiglio comunale della “perimetrazione del progetto “Sciacca Resort” in località Monterotondo di Italia Turismo, si è toccato il farsesco
SCIACCA- In una città dove manca il teatro, le sedute consiliari sono, spesso, un valido sostituto. Offrono sorrisi a quei i pochi che seguono i lavori consiliari. La seduta consiliare di due sere or sono ha offerto occasione di sorriso, ma anche la dimensione della nostra realtà. E’ stato approvato la “perimetrazione” del progetto “Sciacca Resort”, di Italia Turismo. Adempimento che precede l’approvazione da parte della giunta Termine del Piano Particolareggiato di Attuazione a fronte della vecchia concessione che è scaduta. La perimetrazione rimuove ogni ostacolo al progetto, sia urbanistico, paesaggistico e archeologi, e del grave ostacolo della zona di Monterotondo considerata rossa dal punto di vista idrogeologico. Insomma, nessuno può più edificare ostacoli all’eventuale investitore. Non devono dimenticare, i nostri lettori, che si tratta di un progetto che ha ricevuto per ben cinque volte la concessione edilizia. Italia Turismo è stata inondata da molteplici ostacoli, sia nel campo privatistico, sia dal punto burocratico. La burocrazia è come il prezzemolo, sta dappertutto. Vi sono due aspetti in questa vicenda, quella tragica e quella comica-farsesca. Quella tragica è che l’iniziativa di Italia Turismo, finanziata nel periodo in cui sindaco era Mario Turturici, è stata inserita nel Contratto di Programma, stipulato a Roma, il 27 marzo del 2006, presso il Ministero delle Attività produttive. Sono trascorsi esattamente 19 anni! Il nostro giornale ha un vasto archivio delle vicende relative al progetto, basta consultare il nostro archivio.
Il progetto iniziale, cui era interessato il gruppo internazionale Sol Melià. Gruppo che poi ha preferito investire i propri denari altrove, dove la burocrazia non alza ostacoli ma allarga le braccia per dare il benvenuto, prevedeva la costruzione di un hotel a 5 stelle con 209 camere e 246 residence, 2 chilometri di spiaggia in concessione (ancora valide) per la clientela del resort, 3 piscine, 2 ristoranti, lounge & grill bar, centro convegni, una SPA con centro benessere e fonte termale di oltre 1.200 mq, campi da tennis, calcio, volley, basket e con una previsione di impiego di circa 230 persone su base annua. Era previsto anche un campo da golf di 18 buche. Tutto svanito. Il progetto attuale è stato ridimensionato e prevede la realizzazione di 716 posti letto, con servizi, impianti sportivi e strutture annesse, ma non il campo da golf. La superficie interessata rimane la stessa, 456 mila mq da destinare all’insediamento turistico ricettivo termale. Durante il dibattito consiliare dell’altra sera, si è generata una accesa polemica in aula tra il consigliere Filippo Bellanca e l’assessore all’urbanistica Salvino Patti. Bellanca ha chiesto al di là degli adempimenti di competenza comunale, se sia stata comunque avviata una interlocuzione con Italia Turismo finalizzata a comprendere come e su quali basi si intende rilanciare il progetto. Non è nostra consuetudine sederci a discutere con gli investitori privati, ha risposto l’assessore Patti confermando, dunque, che al di là degli aspetti tecnici e burocratici non c’è stato da parte dell’amministrazione comunale alcun ulteriore approfondimento. Risposta che ha portato il capogruppo della Dc a ricordare che Italia Turismo è lo Stato e non un imprenditore privato e che è un dovere dell’esecutivo cittadino assumere tutte le informazioni necessarie e seguire costantemente l’evoluzione di un investimento così importante per il territorio. Appunto, timori infondati. L’amministrazione ha tutto il diritto di interloquire con Italia Turismo non solo perchè è una agenzia dello Stato che ricerca e aiuta gli imprenditori a investire, ma anche per il fatto che Invitalia ha già ricevute (per ben cinque volte) la concessione edilizia. L’amministrazione ha il diritto di da Italia Turismo lo stato dell’arte dell’investimento, come lo ha il Consiglio comunale.
La farsa è, invece, immortalata da un incontenibile assessore che ha postato subito dopo l’approvazione della perimetrazione una sua foto in costume da bagno, in acqua con tanto di bottiglia di champagne. Vedendo brindare con champagne l’assessore, la gente ha pensato che già l’indomani sarebbero arrivati centinaia e centinaia di clienti dello “Sciacca Resort”. Insomma, un pò come gli slogan di Albanese, più pilu per tutti. Quel che è certo è che sul sito dell’Agenzia per lo Sviluppo è stato pubblicato ed è scaduto il 31 gennaio scorso l’avviso finalizzato ad acquisire la manifestazione d’interesse da parte di investitori privati rispetto al progetto di località Monterotondo a Sciacca. Non c’è nulla di certo, e noi auspichiamo che le manifestazioni di interesse possano essere consone ai profili richiesti da Italia Turismo. Purchè non passino altri 19 anni.