“SCIACCA, PAESE ECCEZIONALE, OSPITALITA’ OTTIMA, CUCINA STRATOSFERICA. MA SPORCA COME UN PAESE SOTTOSVILUPPATO”
Riceviamo dal nostro lettore, residente in Lombardia, e volentieri pubblichiamo. Con l’auspicio che serva da stimolo a chi di dovere nella consapevolezza che le critiche debbano trasformarsi in suggerimenti e tracciare rotte di correzione affinché la nostra città rimuova quegli elementi che mortificano la sua bellezza e possa trasmettere solo emozioni e sensazioni positive. La lettera ci è pervenuta in redazione per mail e firma.
Egregio direttore,
sono un affezionato lettore del suo giornale, più volte al giorno mi tengo informato su Sciacca, grazie a ciò che Lei e i suoi collaboratori pubblicate.
Sono nato e vivo in un paese di 12400 abitanti tra Milano Varese e Como. Sono figlio di una saccense immigrata qui in Lombardia con i genitori ( i miei nonni) negli anni 60 e poi ( i nonni) ritornati a Sciacca una volta in pensione. Vengo tutti gli anni a Sciacca con mia moglie e le mie figlie almeno un paio di volte ( Agosto e Carnevale) e ho comperato alcuni anni fa una piccola casa nel centro storico.
Le scrivo oltre che per complimentarmi con lei e con la sua squadra per il buon lavoro di informazione che fate ogni giorno , anche per esprimere 2 semplici considerazioni.
Dopo anni e anni che vengo a Sciacca portando costantemente amici a visitare il paese. I commenti sono sempre i soliti : ” paese eccezionale, clima stupendo , ospitalità ottima, cucina stratosferica ma paese sporco come fosse un paese di una nazione sottosviluppata.
Effettivamente quando faccio fare il giro delle spiagge e passo da San Giorgio , mi vergogno dell’ enorme ammasso di cumuli a bordo strada o quando scendo alla marina e vedo una discarica al porto vicino a Rocca Regina. Quindi la prima considerazione è proprio questa, l’ incuria e l’ inciviltà di una paese che così facendo perde quote di turismo proprio perchè il non avere un paese curato fa perdere la attrattività del luogo.
Seconda considerazione è legata alla classe politica ( sono stato amministratore locale per 2 legislature nel mio paese) e credo che sia scandaloso , (non) amministrare il bene pubblico di Sciacca e non riuscire ad andare a battere i pugni sul tavolo di chi di dovere per esigere una soluzione al problema delle Terme o al problema dei trasporti ( per un turista che viene in aereo a Punta Raisi arrivare a Sciacca è un esodo se non noleggia un auto), o lasciare che chiudano negozi e locali e alberghi . Diceva bene lei in un suo editoriale che oramai dire di amministrare per il bene della città equivale a spartirsi solo le poltrone.
Quindi con il passare degli anni sono oramai sconsolato e rassegnato a vedere una città che peggiora, e che fa in modo che”tutto cambia per non cambiare nulla”.
Allora, egregio direttore, se per la Sicilia e per Sciacca non avverrà a breve ( ma non vedo nulla di buono all’ orizzonte) un vero shock di idee o di cambio di mentalità nella politica ci troveremo ancora di più a vedere un declino lento ma costante di un paese straordinario, con un clima bellissimo e un patrimonio storico invidiabile etc etc etc che nulla fa per cambiare e per avviarsi a diventare una città a vocazione turistica.
Quindi, egregio direttore io ritornerò sempre, perchè quando passo da via Caricatore vedo il solito cartello con scritto “sciacca just love it” , quindi puoi solo amarla e io la amo anche per com’è
Ma anche i più grandi amori possono finire……..e credo che i miei figli sceglieranno altro quando saranno grandi.
Roberto Perin
Gentile Roberto, ringrazio a nome di tutta la redazione per le parole di apprezzamento per il nostro lavoro costante che prosegue da 11 anni. Il denunciare le disfunzioni presenti nella nostra Sciacca, i disservizi, la pulizia che lascia molto a desiderare, dovrebbe rappresentare per gli amministratori uno stimolo non solo a fare, ma a fare molto di più. L’ottusità, però, copre gli occhi e spesso il denunciare le disfunzioni viene inteso come lesa maestà. Noi non molliamo perché amiamo la nostra città e la nostra testata porta il nome di Sciacca.
Purtroppo, caro Roberto, chi amministra viene assalito dal modo di vedere le cose che Lee Ross, docente di psicologia alla Stanford Unversity, definisce “realismo ingenuo”. Esiste in noi, rimarcato da chi amministra, un meccanismo psicologico che fa arroccare sulle proprie posizioni e fa nascere la convinzione di avere sempre ragione. La nostra Sciacca ha avuto diversi doni dalla natura, tanto da farla vestire di una bellezza invidiabile. Ci sono molte disfunzioni da correggere, gran parte delle quali davvero banali. Esse rappresentano l’ABC di una cultura che intende il significato del turismo e che cosa una città turistica deve offrire ai suoi ospiti. Ma non solo. Deve garantire ai suoi cittadini una qualità di vita degna di un paese civile.
Filippo Cardinale