Sciacca , la bassa marea record è solo la somma di due fenomeni meteo
SCIACCA- Ciò che è accaduto lungo il litorale saccense e in diversi tratti della costa sud della Sicilia non è classificabile come evento eccezionale, né causa del mutamento climatico, ma si tratta di combinazione dinamiche meteo, non frequenti, ma neanche rare.
Il fenomeno registrato in questi giorni non deve suscitare preoccupazione. Lo scorso 23 marzo, a Sciacca ( ma anche il altre località) la bassa marea ha toccato un livello record con un calo di 41 centimetri, tanto che è affiorato l’isolotto di San Giorgio, la cui esistenza è documentata solo in alcune carte del ‘600 e del ‘700 e mai emerso nel corso del ‘900, così come sono emerse alcune strutture dell’antica città ormai sommersa di Eraclea.
A Porto Empedocle registrati meno 32 centimetri. Il fenomeno, come rilevato dai mareografi, ha lasciato all’asciutto un tratto ben più ampio di quanto accaduto negli ultimi decenni. Anche in altri parti della Sicilia il mare si è abbassato di 14 centimetri: lungo la costa ragusana a Mazara del Vallo, Marsala, al porto di Licata, in località Capo Bianco, a Pantelleria.
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia spiega che “il fenomeno è stato provocato dalla coincidenza di due fattori: la pressione atmosferica particolarmente alta, che da un livello medio di 1.016 millibar è arrivato anche a 1.030-31, e dalla normale bassa marea che è stata in pratica ulteriormente “schiacciata” dall’atmosfera. Inoltre la presenza di vento da nord (da terra) ha probabilmente contribuito alla diminuzione locale del livello del mare, la costa è esposta a sud-sudovest”. Una condizione che si verifica soprattutto nei mesi invernali.
Lo spiega Marco Anzidei, geofisico dell’INGV, direttore del progetto Coas-2. Nulla, quindi, di particolarmente anomalo, né tanto meno pericoloso. Un anno fa il fenomeno destò particolare curiosità ad Ustica, ad esempio.