SCIACCA E’ “ZONA FRANCA URBANA”. PREMIATA L’IDEA DELL’EX SINDACO TURTURICI
Il Senato della Repubblica ha approvato il Decreto Salva Crescita. Tra le norme inserite anche quella che prevede il finanziamento delle Zone Franche Urbane in Sicilia. Le new entry sono Sciacca e Castelvetrano
Il Senato della Repubblica ha approvato il Decreto Salva Crescita. Tra le norme inserite anche quella che prevede il finanziamento delle Zone Franche Urbane in Sicilia, compresa quella che riguardava la città di Castelvetrano. La Regione Siciliana , aveva indicato 12 Zone franche urbane in Sicilia, così come previsto nella finanziaria 2008 del governo nazionale.
Il decreto approvato dal Sentao, adesso, deve essere approvato anche dalla Camera dei Deputati.
Le aree scelte, che sarebbero dovute passare dall’approvazione del ministero dello Sviluppo economico, erano Catania, Gela, Erice, Termini Imerese, Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Aci Catena, Castelvetrano, Trapani, Acireale, Giarre e Sciacca.
In prima battuta , però , furono finanziate solo le aree di Gela, Catania Librino e Erice- Trapani. Questo Decreto, come confermato ieri dallo stesso Governatore Regionale, On. Rosario Crocetta, riammette a finanziamento anche le città escluse in un primo momento, e quindi anche Sciacca e Castelvetrano.
Le zone franche, il cui obiettivo è di contrastare il disagio urbano e sociale di alcune zone della Sicilia che risentono di un forte stato di degrado economico, prevedono una serie di benefici fiscali e previdenziali per rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle piccole imprese di nuova costituzione.
Le agevolazioni per le micro e piccole imprese consistono nell’esenzione dalle imposte sui redditi, dall’Irap e dall’Ici e dall’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per 5 anni. Dopo questo periodo le imprese godranno di altri quattro anni di esenzione parziale per garantire un ritorno graduale alla fiscalità regolare. I criteri per l’individuazione delle zone franche sono oggettivi: una popolazione tra i 7.500 e i 30 mila abitanti, un numero di residenti inferiore al 30% del totale degli abitanti del comune di riferimento e un tasso di disoccupazione superiore alla media nazionale.
La graduatoria finale è stabilita attraverso il calcolo di questi dati e con l’ausilio di quattro indicatori che, oltre alla percentuale di disoccupazione, comprendono il tasso di occupazione, di scolarizzazione e di concentrazione giovanile.
Il progetto locale venne allora portato avanti dall’Amministrazione guidata da Mario Turturici. Molti, in quel periodo, coniderarono l’idea “marziana”. Oggi non lo è.