SCIACCA E LO SPORT UMILIATO
Pippo Simone Vullo, presidente dell’associazione sportiva Discobolo e protagonista di tante battaglia in favore dello sport e contro l’azione politica ed amministrativa in città che continua a trascurare questo importante settore della vita sociale, ha diffuso una nota con cui potra in evidenza l’esempio di una cittadina lombarda che nei giorni scorsi ha organizzato un evento sportivo nazionale a cui ha partecipato la sua associazione.
E sottolinea come al nord ci sia attenzione nei confronti dello sport e della funzione sociale che esso porta con sè. Non manca di bacchettare la classe politica locale, che da sempre considera lo sport come un peso e vede gli impianti sportivi come un costo e non come una risorsa.
Una lettura interessante, dalla quale emerge tanta passione e allo stesso tempo delusione per quanto si può fare e non si riesce a fare.
Gorle è un comune italiano di 6.593 anime della provincia di Bergamo, in Lombardia. Sabato 25 e domenica 26 ha ospitato la Coppa Italia Nazionale di Aerobica circa 190 atleti in rappresentanza di oltre 150 società, suddivisi nelle specialità singolo femminile, singolo maschile, coppia, coppia mista, trio e gruppo. Giuria coordinata dalla D.T.N. Maria Cristina Casentini affiancata dalla R.N.G. Luisa Righetti. Hanno calcato quella pedana elastica atleti dello spessore di Pagliuca, Pentassuglia, Fancello, Conti, Pastori, Castoldi, Donati, Natella, Cavalieri, Vetrone, nomi che alle competizioni internazionali permettono al vessillo del nostro tricolore di sventolare più in alto di altri, ma anche nomi che spesso si sono sentiti echeggiare nella nostra piazza Angelo Scandaliato per il trofeo Città di Sciacca, organizzato dall’associazione sportiva che io ho l’onore di rappresentare.
Oggi non voglio raccontarvi né di noi né della gara, bensì vorrei fare una riflessione e condividerla con voi in merito all’impiantistica sportiva di questo comune. Ebbene, a ogni isolato esiste un campo di tennis, calcio, basket, pallavolo, skate e così via tanti altri, a significare come questo piccolissimo centro abbia a cuore lo sport e investa nello sport come strumento di valorizzazione di giovani e meno giovani, come strumento di prevenzione di comportamenti inadeguati o illegali. Ed alla fine il Sindaco di Gorle (foto) si è presentato con fascia tricolore alla premiazione, onorando il ruolo che gli compete “primo cittadino”, accompagnato dal vice-Sindaco e assessore allo sport, un’immagine che mi piacerebbe vedere anche a Sciacca, dove questo avviene però solo per pochi eletti. Dopo la gara e nell’attesa in aeroporto non sono riuscito a trattenere i pensieri che inevitabilmente si sono concentrati sul nord ed il sud, sulle differenze tra le realtà e in particolare sul modo di investire nelle risorse pubbliche, sui fondi che noi cittadini ogni giorno contribuiamo a rimpinguare affinché i nostri amministratori possano spenderli per il bene comune.
Il confronto con altre realtà ti fa vedere come individui che, per intelligenza o per competenze, non hanno nulla di diverso da noi, riescono spesso al contrario di noi a portare avanti e a realizzare progetti di investimento nello sport, ma non solo direi, che veramente e con dati certi, hanno un risvolto positivo sui cittadini…sento di poter dire che veramente vengono spesi soldi per il bene comune. Da tutte queste riflessioni la prima reazione è stata il voltastomaco. Si, cari amici, il voltastomaco !
Il solo pensiero che i nostri soldi siano frequentemente spesi in malo modo, in opere incompiute, o elargiti senza adeguata programmazione e studio, senza tenere conto dell’alto valore dello sport per una crescita sociale sana dei nostri giovani, è un pensiero che ti fa aggrovigliare il cervello, che confonde, che innervosisce, che ti fa sentire umiliato in alcuni momenti.
Contemporaneamente ti chiedi cosa si possa fare per porre fine a tutto ciò e per dare una certa dignità alla mia tanto amata Sciacca, divenuta l’ultimo paesazzo dell’hinterland, depredata e spogliata di uffici importanti, deturpata da pseudo teatri e falsi impianti sportivi come le piscine; riflettendo sul fatto che il palazzetto di Gorle è stato dato in gestione ad una società sportiva di Aerobica. Penso che non è importante il tipo di sport che si espleta per avere la fiducia da parte di un’amministrazione pubblica, ma quello che realmente si è, quello che si dimostra con la fatica, con l’abnegazione e soprattutto con l’onestà.
Mi sono anche chiesto se noi effettivamente potremmo essere (con tutta franchezza e senza peccare di arroganza posso dire che noi lo siamo) male amministrati, e non solo dall’attuale amministrazione, ma anche da tutte quelle che l’hanno preceduta, perché nella nostra bene amata terra di uomini seri che pensano al prossimo ed alle future generazioni ce ne sono pochi. Penso che tutti coloro che a vario titolo hanno avuto l’onore e l’onere di amministrare questa città dovrebbero fare i conti con la propria vergogna e riflettere sulla possibilità (e sul dovere direi anche) di uscire dalla scena politica una volta e per tutte. Tanti giovani vogliono cimentarsi nella politica, volendo portare aria nuova, puntando sulla politica del fare e del bene comune, con quella determinazione e quella passione che possono avere solo i giovani che in loro portano la voglia e il desiderio di competere in modo sano, per trovare spazio in mezzo ai tanti dinosauri della politica che non si staccano dalle poltrone, perché senza quella poltrona sarebbero degli illustri sconosciuti.
Ancor di più mi si aggroviglia il cervello pensando che il 09 settembre del 2013 i consiglieri comunali Simone Di Paola, Vincenzo Bonomo, Cinzia Deliberto e Maurizio Grisafi presentarono un’interrogazione all’amministrazione Comunale al fine di sapere (https://www.corrieredisciacca.it/?id=22609): quali interventi erano previsti dal capitolato d’appalto e programmati presso il pallone Tenda e presso lo Stadio “Giuffrè”; se tali interventi erano stati effettivamente realizzati a regola d’arte. Questo alla luce delle recenti polemiche riguardanti queste due opere. Una domanda mi pongo a questo punto: i consiglieri d’opposizione che dovrebbero intervenire a contrasto della maggioranza certamente, ma soprattutto per garantire trasparenza, regolarità, interventi a favore dei cittadini, per “APPARIRE” sono disposti a giocare con la sensibilità di chi crede che un giorno in questa sorridente cittadina si possa fare sport come in una vivibile normale e comune città ?
Dopo quella interrogazione sono rimasti in silenzio, il campo GIuffrè è ancora chiuso, un anno dopo la loro richiesta, il Pallone Roccazzella cade a pezzi. So di essere estremo forse, ma oggi la devo pensare proprio così e non sparo a dritta e manca, ma prendo sempre più coscienza che ci vuole una “RIVOLTA CULTURALE”, che bisogna scendere in piazza e GRIDARE LO SDEGNO nei confronti di un modello culturale spesso approfittatore e disfattista, (nell’illusione di essere invece propositivo) assimilato in pieno dai signori della nostra politica, con il loro modo di amministrare, e che include anche ahimè l’opposizione o parte dell’opposizione. Ai nostri amministratori bisogna fare notare che quanto lasciato nero su bianco, ora rimbomba dentro di noi: “da anni le società sportive lamentano una scarsa attenzione alla valorizzazione del patrimonio infrastrutturale deputato alle attività sportive, che necessiterebbe di corposi interventi di manutenzione, messa in sicurezza e complessiva riqualificazione; a dispetto dell’indiscutibile ruolo di aggregazione sociale che lo sport gioca nella nostra Città, con specifico riferimento ai più giovani, ai quali da sempre vengono offerte ben poche occasioni di crescita e di svago sano”.
Questo è quanto conteneva l’interrogazione… Adesso mi pare il caso di concludere, anche se si potrebbe scrivere un libro di BARZELLETTE sulla pseudo-politica di questa cittadina…Concludo così come concludeva la nota stampa dei consiglieri d’opposizione: “Dubbi, quindi, che impongono all’amministrazione comunale di accertare ciò che si sta facendo e valutare il lavoro della ditta che ha in appalto tale intervento. Un immediato chiarimento – dunque – al fine di accertare eventuali responsabilità ed assumere iniziative conseguenti”. Si tratta di DUBBI CHE IMPONGONO A NOI SACCENSI DI ACCERTARE IL LORO OPERATO E LE LORO RESPONSABILITÀ! A miei concittadini sento di dire, così come dico a me stesso tutti i giorni: “ DOBBIAMO ESSERE LIBERI E NON RELEGHIAMOCI AL CLIENTELISMO, CHE CI CONDURRA AD ESSERE SCHIAVI, SCHIAVI DI QUESTO POTERE POLITICO!!!