SCIACCA CENTRO COVID: ANCHE LA CISL DICE DI NO
Anche la segreteria della Cisl di Sciacca, come sta facendo in questi giorni la Cgil, trasmette un documento alle autorità sanitarie locali, provinciali e regionali per contestare il piano di intervento ospedaliero nell’ambito della emergenza Covid-19.
La realizzazione a Sciacca di un’area Covid 19 non viene condivisa dal segretario cittadino della Cisl, Raimondo Brucculeri, il quale ricorda come il Ministero della Salute, con circolare n. 7865 del 25 marzo 2020, dispone, anche per le Regioni a Statuto speciale, che è necessario identificare prioritariamente strutture/stabilimenti dedicati alla gestione esclusiva del paziente affetto da COVID-19, tenuto conto che le attività precipue sono legate alle malattie infettive, assistenza respiratoria e terapia intensiva.
“L’indicazione di principio è che i pazienti COVID-19 debbano essere ricoverati in strutture sanitarie dedicate esclusivamente alla gestione dell’epidemia – dice Brucculeri – mentre invece per la provincia di Ag il piano prevede n .75 posti di degenza ordinaria di pazienti COVID-19 nel Presidio Ospedaliero di Sciacca trasformandolo di fatto in un COVID Hospital”.
Brucculeri evidenzia che il Centro Covid mette in pericolo di contagio altri importanti reparti come l’emodinamica, l’ortopedia, la chirurgia, la pediatria, la nefrologia con l’emodialisi, la rianimazione, la psichiatria, la stessa Maugeri, etc., trovandosi nella stessa struttura. “Si viene a ripetere, in sostanza – aggiunge – quello che è accaduto negli ospedali di Bergamo e provincia dove l’ospedale è stato il centro di diffusione del contagio da coronavirus. Tutto questo costringerà i cittadini ad evitare di utilizzare, quanto è possibile, i servizi dell’ospedale di Sciacca preferendo altre strutture”.
Secondo la Cisl, la Regione avrebbe dovuto disporre come Centro Covid l’ospedale di Ribera dove è presente la TAC ed il laboratorio di analisi trasferendo il resto dei reparti a Sciacca. In questo caso la struttura sarebbe stata interamente dedicata ai pazienti COVID-19 senza rischio di contagio e senza creare disagi alla popolazione per tutte le altre attività mediche.
La Cisl di Sciacca si augura per le motivazioni esposte, che vengano riviste le scelte fin qui operate.