SCIACCA AL CENTRO, SCIPOERO SOGEIR: “SIAMO INCAVOLATI E DISGUSTATI. LO SCIPERO PER 4 GIORNI DI RITARDO DELLO STIPENDIO”
“E’ assurdo ed incomprensibile quello che si è verificato a Sciacca, e solo a Sciacca, in merito alla raccolta dei rifiuti nei giorni scorsi”. Lo afferma il coordinatore cittadino di Sciacca al Centro, Giuseppe Caruana.
“Apprendiamo con stupore- scrive Caruana- per bocca del “Sindacato” che lo sciopero proclamato dagli operatori Sogeir è motivato (si fa per dire) da un ritardo nel pagamento sull’ultimo stipendio di appena 4 giorni (la paga avviene per legge tra il 27 ed il 7 del mese successivo). Con tutto il rispetto per i lavoratori, a cui va la nostra solidarietà e che hanno il sacrosanto diritto a chiedere di essere pagati nei tempi e nei modi previsti dalla legge, non vorremmo che, il loro comportamento possa essere strumentalizzato, manipolato a fini politici, da chi dice di tutelarne i diritti, e che tutto ciò sia consumato a danno dei cittadini che nulla c’entrano per le beghe “politiche”.
“Siamo stanchi, disgustati e incavolati. La città è da tre giorni impresentabile e rischia sul piano igienico sanitario (stamattina le zone dove si sono asportate le montagne di rifiuti puzzano del percolato rilasciato in maniera nauseabonda). Non possiamo più tacere davanti a fatti assurdi che nulla c’entrano con la tutela e la salvaguardia dei diritti dei cittadini. In tutto questo i cittadini si sentono davvero presi in giro se si pensa all’aumento della tassa subito obtorto collo, per avere un servizio pessimo, gestito malissimo e che danneggia l’immagine della città”.
“Angoli della città – contginua la nota si Sciacca al Cento- sono trasformati ogni giorno in veri e proprie montagne di immondizia, fuori da ogni logica, fuori da ogni senso civico, fuori da ogni regola e dal rispetto per la città. La città è nostra e dobbiamo rispettarla e tutelarla. Per questo chiediamo al Commissario, che si provveda immediatamente a istituire il servizio di porta a porta soprattutto nelle viuzze del centro che recentemente hanno subito la scomparsa di cassonetti, scelta logica e condivisibile se si pensa al decoro della città, ma che deve essere seguita da azioni che consentono alla popolazione, spesso in quei luoghi costituita da anziani, di poter smaltire i rifiuti domestici agevolandone il percorso”.