SCANDALOSO, CHIEDERE LA VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DEL CONTATORE ACQUA COSTA FINO A 296 EURO DA PAGARE IN ANTICIPO

Per le richieste di verifiche del regolare funzionamento del contatore dell’acqua la Girgenti Acque chiede di allegare alla richiesta un assegno circolare non trasferibile intestato alla società idrica dell’importo relativo alla prova metrologica.

Questo il tgariffario: euro 171,53 per contatori di diametro da 13 a 32 mm; euro 296,28 per contatori di diametro da 38 a 50 mm.

Se dalla prova metrologica emergesse l’irregolare funzionamento del contatore, l’importo versato verrà restituito all’utente e la bolletta verrà ricalcolata. Se, viceversa, venisse confermato il regolare funzionamento del contatore, l’importo versato per la verifica verrà trattenuto a titolo definitivo dalla Girgenti Acque spa.

Questo è quanto prescrive il regolamento di utenza approvato con deliberazione n.4 del 30/11/2011 dall’Assemblea dell’Ato idrico AG9 e integrata con delibera n. 20 del 29 ottobre 2013 dal Commissario straordinario.

“Soltanto con l’attivazione di questa procedura, palesemente onerosa per il consumatore, il gestore effettua i chiesti controlli sui contatori, molto dei quali sono nuovi di zecca, perché di recente sostituzione”, denunciano i consiglieri comunali Monteleone e Turturici.

“La situazione ci è stata rappresentata da molti cittadini- continuano Monteleone e Turturici- dal momento in cui il gestore ha provveduto alla sostituzione dei vecchi contatori Eas, hanno riscontrato un aumento della fatturazione conseguente ad una rilevazione di un maggior consumo medio, pur mantenendosi inalterate le condizioni di abitabilità. Questi cittadini, a fronte delle esose bollette, hanno rappresentato alla società tale discrepanza, ma questa, adducendo vari motivi ( possibile cattivo funzionamento del vecchio contatore, possibilità di una perdita occulta etc. etc.), non hanno dato altra risposta certa se non quella di richiedere alla società stessa la verifica del contatore, previo esborso di soldi tra euro 171,53 e euro 296,28

“Una procedura che non riteniamo condivisibile-continuano i due consiglieri comunali-, a fronte di un importo richiesto senz’altro consistente, perché scoraggia molti cittadini dal richiedere il predetto controllo, cittadini che pertanto continuano a pagare senza che il dubbio sul regolare funzionamento del contatore sia stato risolto. Facciamo notare che in analoghi regolamenti vigenti presso altri Ato, se la verifica conferma il corretto funzionamento del contatore, l’Utente sarà tenuto sì al pagamento del corrispettivo per la verifica effettuata, ma l’importo viene addebitato nella prima fattura utile, mentre Girgenti Acque lo richiede ancor prima di effettuare il controllo”.

“In considerazione di ciò riteniamo che il cittadino/consumatore debba essere in ogni caso tutelato e non possa essere esposto al rischio di dovere subire oltre al danno la beffa: il danno di pagare più del dovuto per un possibile cattivo funzionamento del contatore, la beffa di dovere pagare prima per un controllo ancora da effettuare e che sul momento (magari) “non può nemmeno permettersi” per indisponibilità finanziarie”, concludono nella lettera inviata al sindaco Di Paola e al Presidente del Consiglio comunale Calogero Filippo Bono.

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